Perugia-Assisi. Domani notte tutti in marcia. Contro il buio dell’indifferenza

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Non era mai successo, nel pur lungo e glorioso corso della marcia Perugia Assisi, che l’evento durasse oltre un mese. Quei chilometri che separano Perugia da Assisi, diventeranno la capitale mondiale della pace,  i luoghi di ritrovo di chi non intenzione di cedere alla logica, violenta e perdente, dei costruttori dei muri dell’odio e della indifferenza. Sabato sera a Perugia, subito dopo la conferenza stampa promossa e voluta da Flavio Lotti, infaticabile e generoso animatore di ogni iniziativa, partirà una sorta di “Anteprima” della marcia Perugia Assisi, fissata per il prossimo 9 ottobre.
Il corteo sarà composto dai rappresentanti delle associazioni che si ritroveranno tra circa un mese.

Tra gli altri Don Luigi Ciotti, Padre Alex Zanotelli, Padre Egidio Camil, in rappresentanza del Sacro Convento dei francescani di Assisi, Sergio Bassoli della Rete della pace, Andrea Ferrari, presidente del coordinamento nazionale enti locali per la pace, Vittorio Di Trapani, in rappresentanza della federazione della stampa, Elisa Marincola, portavoce della associazione Articolo 21…

Sarà un modo per richiamare l’attenzione sulle stragi quotidiane, sulle guerre dimenticate, sui conflitti oscurati, sulle ingiustizie che innescano i conflitti, sui muri in costruzione, quelli fisici e quelli spirituali. Sarà l’annuncio di un percorso che porterà all’appuntamento di ottobre e che sarà preceduto da laboratori, promozione di pratiche di accoglienza e di dialogo, esperienze di crescita animate da chi, ogni giorno, costruisce occasioni di pace e di inclusione sociale. Queste esperienze, qui starà il ruolo anche delle associazioni dei giornalisti, dovranno trovare la voce e le luci di quella parte del mondo della informazione che non ha intenzione di ridursi al ruolo di megafono di chi usa le legittime paure per costruire le sue fortune elettorali ed economiche.

La marcia del 10 settembre precederà di poco la tre giorni, dal 18 al 20 settembre, promossa dalla comunità di Sant’Egidio e dalle famiglie francescane.
Insieme ricorderanno quei giorni del 1986 quando Giovanni Paolo II riunì, per una comune pregherà e riflessione di pace, i rappresentanti di tutte le religioni del mondo.

Questa volta sarà lo stesso e Papa Francesco non perderà certo l’occasione per ripercorrere i temi dell’enciclica “Laudato Si”, per lanciare un comune appello alla pace, alla giustizia sociale, all’incontro tra diversità e differenze, e griderà il suo No alle guerre, al terrore, al traffico d’armi, al commercio di esseri umani. Dalla piazza di Assisi risuoneranno i nomi e le testimonianze di chi ha sofferto e soffre gli effetti della violenza, della fame, della sete, dell’ingiustizia, della soppressione di ogni diritto.

A quella piazza, carica di sentimenti religiosi, sia pure declinati in modi diversi, risponderanno con sentimenti analoghi e con altrettanta passione civile, le decine di migliaia di persone che marceranno, da Perugia ad Assisi, il prossimo 9 ottobre. In quel corteo ci saranno anche quelli che non credono o credono fuori da ogni chiesa, ma costruttori, e non da oggi, dello stesso percorso, di quell’umanesimo integrale che riconosce nella persona un valore in sè e mai una merce, un oggetto da acquistare, usare e poi magari buttare perché non più “utile”. Mai come in questo caso i  punti di partenza contano poco.  Contano, e molto, i punti di approdo e , mai come in questi anni, sono sempre più vicini, anche per questo cominciamo a “muovere i primi passi” per recarci al prossimo appuntamento con la marcia da Perugia ad Assisi.


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