La crisi del diritto d’asilo e il pensiero totalitario. Intervista a Gianfranco Schiavone (presidente Consorzio italiano di solidarietà)
L’unica soluzione efficace sarebbe consistita nello stabilire da principio un piano di accoglienza europeo per un certo numero di siriani…
Violenza post-elettorale in Congo: il governo bombarda i villaggi
Il 5 aprile sulla città di Vindza sono cadute almeno 30 bombe. L’obiettivo era la residenza del pastore Ntumi. Le bombe…
Alcune osservazioni sul discorso di Renzi al termine del referendum (fallito) del 17 aprile 2016
Referendum: la democrazia trivellata dall’ignavia
25 aprile: Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani, “si creino momenti di riflessione con gli studenti sulle violazioni dei Diritti umani della seconda guerra mondiale”
Esito referendum, le Acli: un messaggio politico da ascoltare
Migranti: Save the Children, ogni nuovo muro che si erige è un insulto ai bambini morti in mare
Referendum: abbiamo perso. Però chiedo rispetto
In 400 dispersi in mare, una nuova bara
di ferro e acqua nel Canale di Sicilia
Un anno fa nel Mediterraneo si consumava uno dei naufragi più tragici di sempre. Era il 18 aprile 2015. Oggi un nuovo dramma nel Canale di Sicilia: 400 tra eritrei, etiopi e somali partiti dall’Egitto e dispersi in mare. Finora sono stati recuperati solo sei corpi. Quello di stanotte, come molti altri, ricorda l’affondamento del barcone che giusto 24 mesi fa si inabissava con il carico che trasportava, tra i 700 e i 900 migranti. Le vittime affiorate dai flutti furono solo 58…