Can Dündar, lettere dal carcere. Il giornalista turco scrive dalla prigione di Silivri

“E’ un grido per la libertà di espressione che lancio da una prigione ai margini orientali dell’Europa. Una richiesta di aiuto venuta dall’inferno, quell’inferno creato per la stampa. È la mano tesa di un giornalista arrestato per aver fatto il suo lavoro e che spera nella solidarietà dei suoi colleghi in tutto il mondo”…