Stop all’oscurantismo: Articolo21 dà voce ai cronisti minacciati

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La nuova pagina Facebook di Articolo 21 ha deciso di raccogliere l’appello lanciato alla festa dedicata a Santo Della Volpe dai giornalisti Marilú Mastrogiovanni (nella foto), Paolo Borrometi e Nello Trocchia. “Non lasciate mai solo i cronisti minacciati e sotto tiro, ridate voce alle loro inchieste..”. Nessuno dei tre ha esibito medaglie e invocato i riflettori, anzi, al contrario, hanno rivendicato il diritto alla normalità e hanno chiesto di essere aiutati a fare il loro mestiere di cronisti.

Le loro storie hanno disturbato mafia, camorra e sacra corona unita perché hanno cercato di illuminare quella realtà e i suoi retroscena troppo spesso “tutelati” dal silenzio e dall’oscurità. Per questo sono stati minacciati; per questo sono costretti a vivere sotto scorta o sotto vigilanza, di fatto rinunciando a una esistenza “normale”.

Hanno voluto dedicare il premio di articolo 21, nel ricordo del nostro Santo Della Volpe, a tutti gli altri cronisti minacciati.A tutti noi hanno chiesto di ripubblicare gli articoli che hanno infastidito le cupole, di non far cadere quelle denunce, di “illuminare le periferie oscurate”, di non lasciare solo il cronista minacciato. Per questo, con ogni forma e canale, ha deciso di accogliere il loro invito e di riportare, quando sarà necessario, le loro storie e le loro testimonianze nella speranza che tali denunce possano essere condivise, firmate, ma soprattutto ascoltate, da migliaia e migliaia di persone.

Non si tratta di fare un “piacere” a loro, ma di impedire che sia cancellato e distrutto il nostro diritto ad essere informati.


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