“No hate speech”. La Fnsi con Art.21 e Carta di Roma

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La presentazione della campagna “No hate speech”, promossa da Carta di Roma, e l’accensione dell’albero di Natale e del presepe dedicati ai migranti non sono una coincidenza. Il fatto che Articolo 21 abbia voluto organizzare questa iniziativa ad Assisi in una giornata così particolare ha un forte valore simbolico. È un modo per riaffermare il dovere di chi fa informazione di rivolgere l’attenzione ai cosiddetti ultimi. Un’iniziativa che la Federazione nazionale della Stampa italiana, che ho l’onore di rappresentare, non può non sostenere e alla quale aderisce con convinzione.

Non potendo intervenire personalmente all’iniziativa perché, come ho anticipato a Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, impegni precedentemente assunti me lo impediranno, desidero farvi pervenire un messaggio di piena condivisione. I valori e le finalità della Carta di Roma, la cui nascita è stata fortemente sostenuta dalla FNSI, devono trovare una piena affermazione, spingendo tutti i giornalisti a trattare le tematiche legate al fenomeno dell’immigrazione con consapevolezza e senso di responsabilità. In una fase in cui è facile cedere ai luoghi comuni, alle generalizzazioni e alle discriminazioni razziali e religiose, affermare i principi della corretta informazione, rispettosa della verità e della dignità delle persone, è un dovere civile oltre che professionale.

Per questa ragione, la FNSI è al fianco di Articolo 21 e dell’Associazione Carta di Roma e ha aderito alla rete “Illuminare le periferie del mondo”, che sarà presentata il prossimo 18 dicembre, a Roma, proprio nella sede del sindacato unitario dei giornalisti italiani.


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