Il cinema italiano incanta Cannes

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“Bellissimo, sublime” sono le parole con le quali il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo commenta “Mia madre” il film di Nanni Moretti all’uscita dalla proiezione del mattino per la stampa a Cannes. La prima cittadina della capitale ha preferito mischiarsi ai giornalisti e disertare il gran gala pomeridiano e i flash dei fotografi sul tappeto rosso (scelta inusuale per un politico, almeno in Italia) per poter vedere il film prima degli altri. I francesi amano Moretti e lo dimostrano ancora una volta qui a Cannes. Molti volti rigati di lacrime all’uscita della proiezione per la stampa, 15 minuti di applausi alla proiezione ufficiale. Tanto da commuovere lo stesso Moretti e anche la protagonista, Margherita Buy, ribattezzata dai media francesi “l’attrice feticcio” di Moretti.

A ben vedere non è solo Moretti ma tutto il cinema italiano ad essere apprezzato al festival. “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone e “Youth”di Paolo Sorrentino sono gli altri due film nazionali molto attesi. “Gli autori italiani sono vitali ma la società e lo stato sono distratti rispetto all’industria e alla cultura cinematografica” attacca Moretti. “Ha ragione, ma per il passato ,ora le cose stanno cambiando “gli risponde il ministro Franceschini. Polemiche politiche, il nostro pane quotidiano. per qualche giorno possiamo dimenticarle e goderci qualcosa di italiano che funziona (fatto raro) anche fuori dai nostri confini. I film di Garrone e Sorrentino sono in inglese e con attori internazionali e la stampa anglosassone li sta accogliendo con entusiasmo. Il film di Moretti è più amato in Francia.
Bisogna tornare al 47 con Rossellini (Roma città aperta) o al 60 con Fellini (La dolce vita) per ricordare un clima “filoitaliano”come quello di questi giorni a Cannes. E per un’Italia in prima pagina sempre per veleni ,scandali e polemiche, non e’poca cosa. Godiamocela almeno un po’.


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