Giornalismo sotto attacco in Italia

Forum Internazionale Emancipazione ed Eguaglianza

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I pensatori della sinistra si riuniscono a Buenos Aires

Di Gianni Tarquini

BUENOS AIRES (nostro inviato) – Una fila impressionante dalla Avenida 9 de Julio – una delle piú imponenti dell’America Latina – percorre centinaia di metri per arrivare allo storico teatro nazionale Cervantes, circondarne l’edificio e arrivare al suo ingresso.

Centinaia di giovani, da decine di paesi. In una Buenos Aires folgorante, estiva, brillante come ha saputo essere in diversi momenti della sua storia ma che aveva perso questa sua capacitá attrattiva, stordita da una della crisi piú cruente del progetto ‘modello’ del neoliberismo. Un’Argentina che era stata illusa dalla globalizzazione, dai Chicago boys e il mondo della finanza; poi rinata, dopo la scommessa progressista con Néstor Kirchner e grazie alla spinta di tanti gruppi e movimenti sociali.

Una fila per ascoltare alcuni dei pensatori della sinistra latinoamericana e mondiale, per mettere insieme le tante energie che pensano che il pianeta ‘globalizzato’ non sia il migliore dei mondi possibili, che crea disuguaglianze crescenti, sfinisce le risorse naturali e non trova utopie migliori che quelle del consumo dell’inutile e del superfluo. Per partecipare al Forum ‘Emancipazione ed Eguaglianza’ e fare il punto sul decennio delle conquiste, come ha definito gli ultimi anni la Presidente argentina Cristina Fernández Kirchner.

L’evento, organizzato dal Ministerio de Cultura de la Nación dell’Argentina, occuperá il teatro Cervantes e le strade della cultura di Buenos Aires dal 12 al 14 marzo. Vedrá intervenire Noam Chomsky (EE.UU.), Cuauhtémoc Cárdenas (México), Constanza Moreira (Uruguay), Emir Sader (Brasil), Piedad Córdoba (Colombia), Iñigo Errejón uno dei leader di Podemos dalla Spagna, Ignacio Ramonet (España), Álvaro García Linera il vicepresidente della Bolivia rivoluzionaria,  Axel Kiciloff il Ministro  argentino che si é opposto ai fondi avvoltoi, l’anziano teologo della Liberazione Leonardo Boff (Brasil), la leader studentesca passata in politica Camila Vallejo (Chile). Anche l’Italia ha un suo rappresentante, capaci di parlare al mondo, Gianni Vattimo.

Nell’introduzione all’evento sono intervenuti la Ministra della Cultura Teresa Parodi, la popolare cantautrice che dallo scorso dicembre integra il governo di Cristina, e Aníbal Fernández, Segretario generale della presidenza, che ha sottolineato come “la teoria economica dello sviluppo imposta ha portato dipendenza”, e che ora bisogna “applicare una politica policentrica”. Leonardo  Boff, in una conferenza previa ha criticato il ruolo degli Stati Uniti che si muovono nel tentativo di “ricolonizzare l’America latina e impedire l’emancipazione a tutti i livelli: culturale, politica de economica”; “un dio sociale grida giustizia, uguaglianza e emancipazione” .

Da dazebao.it


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