“Stop austerità”, silenzio mediatico sul Referendum

0 0

“Il nostro referendum Stop Austerità è nato per squarciare il velo sul dibattito proibito europeo e ridare al Vecchio Continente slancio e vigore in un momento in cui il mondo ha incredibilmente bisogno dell’Europa, sinora distratta dall’ottusa austerità che mette in ginocchio lavoro e produzione. Abbiamo avuto dimostrazione di quanto sia ancora proibito in questi primi due mesi di raccolta firme: il silenzio mediatico attorno alla nostra iniziativa referendaria è stato infatti impressionante. Un segnale importante ci è tuttavia giunto oggi dall’AGCOM: tutte le emittenti televisive sono state invitate ad una “maggiore attenzione” al nostro referendum. Dar spazio ad una raccolta firme per un’iniziativa referendaria è un obbligo che le testate televisive hanno nel nostro Paese, ma evidentemente era sfuggito a qualcuno. Siamo felici della comunicazione ricevuta dall’Autorità e speriamo sia arrivato il momento di avere il nostro spazio nell’informazione televisiva italiana: ci restano poche settimane per finire di raccogliere le firme e ci sono ancora tante persone che hanno bisogno di sapere e conoscere i nostri quesiti referendari.” ha detto Gustavo Piga, presidente del Comitato Promotore Referendum Stop Austerità.

“C’è da dire che nonostante all’informazione televisiva sia stato messo un bavaglio che le ha impedito di parlare di noi per due lunghi mesi, sono davvero tante le persone che hanno firmato i quattro quesiti di modifica alla legge 243/2012 e questo ci rende molto orgogliosi. La nostra battaglia persuade e convince: il dibattito sul tema del pareggio del bilancio si è allargato a macchia d’olio in questi mesi, in Europa ma anche in Italia. Come è noto, infatti, tre dei deputati che più hanno sostenuto fin dall’inizio il Referendum Stop Austerità si sono fatti promotori di un emendamento al DdL Boschi per la cancellazione del pareggio di bilancio in Costituzione: Stefano Fassina, Giuseppe Lauricella e Alfredo D’Attorre e con loro un gruppo di oltre 50 parlamentari. Un’iniziativa importantissima, che prende le mosse dal dibattito che abbiamo aiutato ad accrescere con la nostra raccolta firme.  Avanti così contro l’ottusa austerità, una battaglia che abbiamo cominciato e che porteremo a termine! ” ha concluso il prof Piga.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21