Rapiti in Camerun tre religiosi. Due italiani e una suora canadese

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L’Africa si riconferma territorio di conquista per gli integralisti islamici che puntano a trasformare il continente nella punta di diamante della guerra santa. A finire nelle loro mani questa volta sono stati tre religiosi: una anziana suora canadese e due preti vicentini, Gianpaolo Marta e Gianantonio Allegri (nella foto) sequestrati nella notte tra venerdì e sabato a Maroua, nel nord del Camerun. Qui sono attivi i terroristi nigeriani di Boko Haram che stanno diffondendo morte e terrore nel loro paese di origine ma che nel confinante Camerun possono contare su simpatizzanti, basi logistiche e campi di addestramento. I confini tra i due paesi sono porosi e le infiltrazioni terroristiche (accompagnate dalla corruzione) attraversano facilmente i territori. Proprio in Camerun stanno trovando ospitalità e rifugio i terroristi di nigeriani di Boko Haram da quando più di un anno fa il governo di Abuja ha lanciato una offensiva militare in grande stile (compresi bombardamenti aerei) contro le loro basi. Nel nord del Camerun nello scorso mese di novembre fu rapito un prete francese, tenuto prigioniero proprio in Nigeria e liberato dopo tre mesi.


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