Usigrai: “Non si può parlare della Rai solo in ottica di spending review”

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“La Rai non serve a far cassa, il Servizio pubblico non serve a ripianare i buchi di bilancio. E’ inaccettabile che si torni a parlare di Rai solo in un’ottica di spending review. E intanto nulla si fa sulle riforme realmente necessarie, a partire dall’abbattimento dell’evasione del canone che – da solo – vale oltre 550 milioni di euro e ci costringe a una spending review quotidiana”. Lo scrive in una nota l’Esecutivo nazionale Usigrai. “Il sindacato, “con responsabilita’, ha gia’ contribuito a scelte difficili per contenere la spesa. Ora serve il cambio di passo. Come si pensa di far sopravvivere e rilanciare il Servizio Pubblico senza dare una concreta prospettiva sul rinnovo della concessione del 2016 e anzi tenendo la Rai sotto la costante minaccia di privatizzazione? E ora, in particolare, inserendola nel ‘programma di lavoro’ del Commissario straordinario per la revisione della spesa nel capitolo delle societa’ da sottoporre a ‘affidamento, razionalizzazione, vincolo di bilancio, dismissione e riduzione di numero’. Il quadro diventa ancora piu’ preoccupante alla luce dei numerosi emendamenti (al momenti superati) alla Legge di Stabilita’ che miravano a togliere risorse alla Rai. Non e’ piu’ tempo di tattiche: il governo e le forze politiche dicano i loro programmi reali sulla Rai e sul Servizio Pubblico 2016”.


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