Diffamazione: il ddl Casson-Chiti-Zanda

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Signori Senatori! – La presente proposta di legge è diretta a riformare la disciplina dei reati di diffamazione. Si tratta di una riforma importante, perché volta a garantire effettività a diritti di rilevanza costituzionale. Sono anni che si chiede al Parlamento di superare la rigida disciplina attuale che espone il giornalista, anche in buona fede, ad elevati rischi che  possono interferire con la libertà di espressione e di critica e con il diritto di cronaca. Così esordisce l’intervento di presentazione del ddl firmato da Felice Casson, Luigi Zanda, Vannino Chiti (Modifica dell’articolo 595 del codice penale, concernente le pene del reato di diffamazione).

“Tuttavia, non si è ancora riusciti a dare una risposta adeguata a tale legittima richiesta, in ragione dell’estrema difficoltà che si incontra nel contemperare l’esigenza di cui all’art. 21 della Costituzione con la necessaria tutela della onorabilità della persona, entrambe le esigenze certamente di rilievo Costituzionale.
Il presente disegno di legge abolisce le parti dell’art. 595 del codice penale che prevedono una pena detentiva per il reato di diffamazione. Inoltre sostituisce il comma 4 sull’offesa a un corpo politico”.


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