Beppe Grillo attacca Tg3 e Rai3. La risposta di Cdr e Usigrai

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Il leader del Movimento 5 stelle punta il dito contro un servizio mandato in onda il 2 gennaio, nell’edizione delle 19, nel quale si dà notizia della campagna di raccolta fondi avviata per arrivare a mettere insieme “1 milione di euro, perché è quella la cifra – si riferisce – di cui, fatti i conti, avrebbe bisogno il comico per pagare studi legali, promuovere il simbolo, organizzare la tournée elettorale che lo porterà in giro per l’Italia”.

“Si ricorda a Bianca Berlinguer – scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post intitolato ‘La disinformazione del Tg3’ – che il M5S non ha mai avuto contributi elettorali, a differenza del pdmenoelle che ha incassato centinaia di milioni di euro grazie alle tasse degli italiani e contro la volontà espressa in un referendum. I fondi richiesti sono volontari e non obbigatori. RAI3 deve chiudere”.

“Rinviamo al mittente le critiche del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo – commenta il cdr del Tg3 – che ha accusato il nostro telegiornale di fare disinformazione, riportando alla lettera il testo di un servizio andato in onda ieri sera alle 19 sulla campagna raccolta fondi del Movimento 5stelle, dove era correttamente specificato sia che M5S non ha mai avuto contributi elettorali, sia che questa nuova iniziativa e’ su base volontaria e non obbligatoria, come lo stesso Grillo ha sentito la necessita’ di specificare di nuovo. L’attacco al nostro telegiornale ci sembra quindi frutto di una distrazione del leader del movimento, oppure, sorge il sospetto che possa essere strumentale, con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale”.

“Sinceramente non se ne può più” afferma segretario Usigrai Vittorio di Trapani. “Ancora una volta Beppe Grillo torna ad auspicare la chiusura di reti e testate giornalistiche. Questa volta nel mirino sono finiti Rai3 e Tg3, cui va la nostra solidarietà. Visto il ruolo politico ormai assunto e la rilevanza in termini di consensi del movimento che guida, le sue esternazioni non possono più essere derubricate a battute di un comico. Dal leader di una forza politica che governa in alcuni enti e che si propone di entrare nel Parlamento della Repubblica pretendiamo il rispetto della libertà di informazione e dell’articolo 21 della Costituzione. Piuttosto che proporre la chiusura di reti, tg e giornali, Grillo si confronti con i giornalisti e si faccia intervistare.

“Complimenti a Grillo che ancora una volta si dimostra un sincero democratico e un vero liberale. Per un servizio del Tg3 che non gli piaceva è arrivato ad auspicare la chiusura di Rai3, da sempre la rete Rai più sensibile alla cultura ed al pluralismo. Nei periodi bui del berlusconismo è stata la rete che ha garantito un vero servizio pubblico agli italiani ed anche negli ultimi anni ha prodotto programmi di gran pregio. La storia dell’ultimo secolo ha prodotto mostri che bruciavano i libri, oggi produce comici-politici che sparano sciocchezze, imbarbarendo il confronto politico. Regalerò a Grillo qualche libro di Voltaire, il quale diceva ‘non condivido la tua idea ma darei la vita perché tu possa esprimerla’. Lo afferma Massimo Donadi, co-fondatore di Centro Democratico.


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