Terremoto a L’Aquila. Sulla condanna dei membri della Commissione Grandi Rischi

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Ricevimao e di seguito pubblichiamo un nuovo intervento relativo alla sentenza “Grandi rischi” per il terremoto a L’Aquila firmato da Associazione “Il mondo che vorrei”, Comitato ‘Matteo Valenti’, Assemblea 29 giugno, Medicina democratica Sez. Viareggio

“Corporazione scientifica”, politica e mass media hanno manifestato reazioni scomposte e risentite alla sentenza di 1° grado che condanna i 7 membri della Commissione Grandi Rischi. Il ritornello ripetuto è che questi scienziati sono stati condannati per “non aver previsto il terremoto”. Ridicolo e falso.
La Commissione, nel sostenere che i terremoti non si possono prevedere, per screditare il ricercatore Giuliani, che rivendicava di essere in grado di prevederli, ha al contrario fornito rassicurazioni sul fatto che le ripetute onde sismiche avevano tolto il rischio di un forte terremoto.
Su tali garanzie incoerenti e ingiustificate, la popolazione dell’Aquila e gli studenti universitari fuori-sede sono stati convinti a rimanere nelle case di notte, quando in passato erano abituati, in presenza di questi segnali, ad abbandonarle. Questi scienziati hanno abusato della loro autorità.
E’ stato scomodato persino Galileo. Allora i fatti andarono in senso opposto. Galileo, per aver sostenuto idee che erano in contrasto con le autorità, fu condannato. La Commissione, invece, ha fornito tutte le rassicurazioni che le istituzioni avevano richiesto, al di fuori di ogni evidenza scientifica.
Visto che i depositari di cotanta ‘Scienza’ affermano che non si possono prevedere i terremoti, avrebbero dovuto come minimo fare tesoro loro stessi, per primi, di questa “certezza” per dichiarare almeno con onestà che non erano in grado di dire nulla sulla gravità o meno degli insistenti sciami sismici.
Il punto che gli scienziati offesi trascurano è che erano state date garanzie scientifiche che quegli sciami non precedevano un forte sisma!
Il problema vero è che la Commissione una previsione la fece e fu quella di “non rischio”, cioè che niente di grave sarebbe avvenuto. Magari, non avesse fatto alcuna previsione!
L’allora capo della Protezione civile, Bertolaso, fece riunire questa Commissione il 31 marzo, la settimana prima del terremoto, per una operazione, da lui stesso definita “mediatica”. Fece dire ai 7 membri della Commissione Grandi Rischi, ritenuti ‘massimi esperti’, che popolazione della provincia dell’Aquila e studenti universitari potevano tranquillamente riposare nelle proprie abitazioni. I “massimi esperti” mostrarono, così, di essere massimi servi.
– Associazione “Il mondo che vorrei”
– Comitato ‘Matteo Valenti’
– Assemblea 29 giugno
– Medicina democratica Sez. Viareggio


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