Rai, nominare Saviano non è più vietato

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Sì, lo confermo, Roberto Saviano ritornerà a Rai3, in prima serata da lunedì 1 ottobre ore 21,05, nella nuova e sperimentale edizione di “Che tempo che fa”. E’ stata dura, ma non ci siamo mai dati per vinti nonostante quello che è stato fatto nei confronti di Rai3: intimidazioni con lettere di richiamo, sospensioni, tentativi di cause, minacce di contratti non rinnovati, compreso l’addio del direttore Ruffini. Eravamo temprati dalla lunga lotta (cinque anni) per il ritorno di Enzo Biagi con RT Rotocalco Televisivo. Queste vittorie ci fanno capire che in quel lontano 2002, dopo l’editto bulgaro, aver costituito l’Associazione Articolo21 è stato importante. Ricordo che tra i soci fondatori ci sono maestri di giornalismo: Biagi, Montanelli, Lepri, Orlando, Morrione. Questi risultati non si sarebbero mai ottenuti se con noi non ci fossero stati migliaia di cittadini, donne e uomini, a condividere battaglie di libertà e democrazia.  Grazie alla solidarietà abbiamo superato l’inaudita violenza di Mauro Masi, che dopo il successo di Vieniviaconme (30% di share con quasi 10 milioni di telespettatori di media ma soprattutto un aumento di oltre 3 milioni di telespettatori che nelle quattro puntate erano tornati a guardare la tv), vietò di nominare il nome di Saviano in Rai, cercò di impedire il rinnovo di contratto di Fazio per eliminare anche Chetempochefa, poi i suoi successori, approfittando del suo lavoro sporco, regalarono Vieniviaconme alla concorrenza (il suo seguito Quello che (non ) ho ha fatto il record d’ascolto della storia de La7), autorizzando Fazio, pur avendo un contratto in esclusiva Rai, a lavorare per una tv direttamente concorrente di Rai3.

Oggi la Rai è in crisi economica, e non solo, con un indebitamento complessivo di 400 milioni di euro, grazie anche a bilanci portanti in attivo da alchimie contabili, come denunciò l’allora consigliere Rizzo Nervo che fu l’unico a votare contro e a dimettersi.

Ripetendo all’infinito il mio personale ringraziamento a tutti quelli che aderirono alla raccolta di firme di Articolo21 a sostegno del ritorno di Saviano, mi auguro, che con l’ufficializzazione fatta al Prix Italia dal direttore di Rai3 Di Bella, con l’arrivo del presidente Tarantola e del direttore generale Gubitosi (che tanto ha fatto per riportare in Rai Saviano), sia veramente iniziata una nuova stagione perla Rai con il telespettatore finalmente unico padrone del servizio pubblico.


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