Misna, un’agenzia nata per illuminare le periferie del mondo. Non spegniamola

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Se c’è un’agenzia nata per illuminare le periferie del mondo, quelle periferie dalle quali il mondo si capisce molto meglio che guardandolo dal “centro”, questa è la MISNA, fondata nel dicembre del 1997 per iniziativa di alcune congregazioni missionarie e diretta dal missionario comboniano Giulio Albanese fino al settembre 2004. L’idea di padre Giulio Albanese era molto semplice: un piccolo nucleo di giovani giornalisti, a Roma, giornalmente cercava e approfondiva con i missionari, cattolici e non, e gli operatori umanitari presenti nelle periferie del mondo, le notizie nascoste nei sud del mondo: per raccontarle, per informare, per portarle nel nostro mondo informativo, evitando così che vi entrassero solo per caso, in occasione di visite di Stato, o di “inattesi eventi”, come pandemie o golpe.

La MISNA ha interpretato l’idea di mondo globale e solidale, nell’informazione e nella conoscenza, prima che Papa Francesco la rendesse così famosa con i gesti e le parole del suo pontificato, a partire dal suo primo viaggio, a Lampedusa, per arrivare all’ultimo, conclusosi a Bangui, capitale centrafricana, da lui dichiarata “capitale spirituale dell’umanità”.
Ora la MISNA è un’agenzia a rischio chiusura. Dal 31 dicembre, se non intervenisse un’auspicabile novità, è destinata a chiudere. Sarebbe una pessima notizia per tutti. La storia della MISNA è la storia di un tentativo di accendere quotidianamente le luci dell’informazione sui drammi e le speranze, le strutture e le storture dei sud del mondo. Ignorarle è sempre sbagliato; oggi lo è ancora di più, come dimostra la tragedia siriana: ignorarla per anni ha fatto sì che le sue tragiche e ovvie conseguenze ci cogliessero, incredibilmente, impreparati.

I milioni di contatti quotidiani dell’agenzia dimostrano che questo tentativo non è fallito, non è vittima della cultura dello scarto. Lo attestano le pagine di notiziario in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e dal gennaio 2008 arabo). Un’idea non da abbandonare, ma da potenziare, rafforzare, per la sua estrema preziosità.
Dopo il fondatore, padre Giulio Albanese, a guidarla è stato chiamato Pietro Mariano Benni, formatosi all’ANSA di Sergio Lepri. L’attuale direttore è padre Carmine Curci, combinano. A lui e a tutti i colleghi dell’agenzia MISNA il nostro convinto sostegno, per salvare un’agenzia che oggi più che mai appare indispensabile.


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