Valeria Solesin, “cittadina meravigliosa”

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“Ricordate che era una persona, una cittadina, una studiosa meravigliosa. Ci mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che mancherà anche al nostro Paese per le doti che aveva. Valeria a Parigi aveva lavorato anche seguendo i barboni della città, questo dice tutto, dimostra la sua voglia di conoscere in tutte le sfaccettature le realtà che andava a studiare e frequentare”.
Con queste parole appuntate sul cuore Luciana Milani, la mamma di Valeria Solesin, racconta sua figlia morta a Parigi il 13 novembre scorso nell’attacco terroristico al teatro Bataclan.

Il console italiano a Parigi Andrea Cavallari ha confermato la notizia dopo aver effettuato il riconoscimento del corpo di Valeria all’obitoro a Place Mazas. Cresciuta a Cannaregio -un sestiere di Venezia- Valeria si diploma al liceo scientifico Benedetti per poi trasferirsi  a Trento dove si laurea in sociologia. Dottoranda, borsista in Demografia alla Sorbona, viveva a Parigi da quattro anni, qui l’inaudito di vili carnefici in una notte torturata dal dolore l’ha trascinata via.

Valeria era con il suo fidanzato e altre persone a lei care ad ascoltare musica, ma in un mondo lacerato dall’orrore il suono degli strumenti si tramuta nel tonfo dei proiettili e ogni traccia di vita di una creatura amata, che apparteneva ai Giusti, resta nel cuore di chi le voleva bene e ora anche in quello di ognuno di noi.

Traboccano dal racconto di chi la conosceva i suoi sogni immortali, i suoi sacrifici, il suo sorriso puro, il suo desiderio di capire, il suo sguardo sul futuro, perché non c’è resurrezione per una terra votata all’oscurità ma per l’eco dei suoi valori si. Prodigi di umana normalità, quelli di una ragazza che sfiorava di bellezza gli umili, volontaria dell’organizzazione umanitaria Emergency custodiva il linguaggio della speranza, le uniche parole necessarie alla vita.

Creare una borsa di studio in memoria di Valeria come ipotizzato dal governo italiano custodisce il bene e solleva le ombre dal nostro vivere, qualunque cosa accada questa innocente creatura ha spiegato l’amore.


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