Archiviata la querela per “Uno studente di nome Alessandro”. Grazie a chi mi ha sostenuto

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Il 24 dicembre del 2011, Francesca Mambro mi querela per la realizzazione del cortometraggio da me diretto “Uno Studente di Nome Alessandro” , in cui racconto dell’ultima rapina dei NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari) avvenuta il 5 marzo del 1982 durante la quale venne ucciso il 17 enne Alessandro Caravillani.

Seguì una petizione promossa da Articolo 21 che raccolse migliaia di firme. Una proiezione con dibattito aperto, presentata dal giornalista  Santo Della Volpe, presso la Casa del Cinema divulgò subito dopo la notizia con la partecipazione di molti giornalisti di diverse testate, con l’avvocato di parte civile Marcello Petrelli, con i famigliari di Alessandro Caravillani, il mio Avv. Enzo Sinopoli, il Presidente della Fitel Luigi Pallotta (Produttore del corto). Una giornata emozionante nel ricordare la storia e nel vedere tanti amici che condividevano la mia posizione.

Il 12 febbraio del 2013 il mio amico e Avvocato Enzo Sinopoli ritira il Decreto di Archiviazione definitivo della querela, nel quale il giudice illustra immagine dopo immagine la storia del corto apprezzando il lavoro svolto.

Sentenza che è un riconoscimento non indifferente per il mio lavoro e per la quale vorrei ringraziare tutti i firmatari dell’appello, le associazioni, Articolo 21 in particolare, Beppe Giulietti, Tommaso Fulfaro, Stefano Corradino, Santo Della Volpe, Luigi Pallotta (Il Produttore Fitel) che ha creduto nel progetto dal primo giorno, e l’avvocato e amico Enzo Sinopoli che con convinzione mi ha seguito in questa avventura.

Un grazie a tutte quelle persone che non conosco e che hanno aderito all’appello.


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