Interferenze illecite nella vita privata. È il reato che la Procura di Roma contesta all’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, in concorso con un giornalista, e che ha portato il gip ad emettere un provvedimento di sequestro preventivo del file audio relativo ad una conversazione privata tra Gennaro Sangiuliano e la moglie dai profili social di Boccia e da una testata online campana. I file sono stati rimossi. L’attività è stata svolta dai carabinieri nell’ambito di un nuovo procedimento avviato dopo un esposto dell’ex ministro della Cultura per fatti avvenuti ad agosto. Il prossimo 9 febbraio è intanto fissata l’udienza del procedimento che vede Boccia accusata, tra gli altri reati, di stalking, lesioni e interferenze illecite dopo un altro esposto presentato da Sangiuliano.
La testata campana è Anteprima24 di Benevento. Il dialogo telefonico è lo stesso già mandato in onda l’anno scorso dal programma Report, e successivamente oggetto di ricorso al Garante della privacy e di denuncia alla magistratura ordinaria. Nel nuovo filone giudiziario risultano due indagati, per l’ipotesi di interferenza illecita nella vita privata: la stessa Boccia ed un altro giornalista di Anteprima 24, il Carlo Tarallo.
La testata campana è Anteprima24 di Benevento. Il dialogo telefonico è lo stesso già mandato in onda l’anno scorso dal programma Report, e successivamente oggetto di ricorso al Garante della privacy e di denuncia alla magistratura ordinaria. Nel nuovo filone giudiziario risultano due indagati, per l’ipotesi di interferenza illecita nella vita privata: la stessa Boccia ed un altro giornalista di Anteprima 24, il Carlo Tarallo.
Articolo 21 seguirà questa vicenda non solo per gli effetti sulla libertà di espressione ma anche per l’impatto che questo tipo di indagini possono avere su piccole testate, ultimo avamposto della libertà di informazione nelle periferie.
