Dopo il grande successo delle prime due presentazioni di “Porzûs 1945. Prove di Gladio sul confine orientale – L’ultima inchiesta”, a Udine, al Teatro San Giorgio, e a Ronchi dei Legionari, nella Biblioteca Comunale, che hanno registrato una partecipazione numerosissima e un forte interesse da parte del pubblico, la storica e saggista Alessandra Kersevan prosegue il suo ciclo di incontri con due nuove tappe dedicate al suo più recente lavoro di ricerca. La corposa opera sarà al centro di due incontri pubblici: giovedì 30 ottobre alle ore 20.30 a San Giorgio di Nogaro, nella Sala Conferenze di Villa Dora, e venerdì 31 ottobre alle ore 17.30 a Trieste, presso il Circolo della Stampa (Corso Italia 13).
A San Giorgio di Nogaro, l’evento – promosso dal Comitato Antifascista della Bassa Friulana – proporrà una formula innovativa: l’“avvocato del diavolo” sarà interpretato dall’Intelligenza Artificiale, che porrà domande all’autrice e confronterà le proprie risposte automatiche con quelle basate sulla ricerca storica.
Un esperimento inedito che unisce memoria, metodo e tecnologia, invitando a riflettere su come la storia possa essere riletta nell’era digitale.
A Trieste, l’incontro – organizzato da Sezione CGIL, ANPI Trieste e Kappa Vu Edizioni – vedrà dialogare, con Kersevan, Claudia Cernigoi e Sandi Volk, in un confronto a più voci sui rapporti tra Resistenza, servizi segreti e strategie politiche del dopoguerra lungo il confine orientale.
“Porzûs 1945” raccoglie e analizza documenti inediti provenienti da archivi italiani e stranieri, insieme a testimonianze spesso dimenticate, per ricostruire i legami tra la strage di Porzûs e le dinamiche di potere che avrebbero segnato l’Italia negli anni successivi. Kersevan indaga non solo il comportamento dei partigiani “filotitini” accusati dell’eccidio, ma anche il ruolo dei servizi segreti italiani e angloamericani, dei residui fascisti e monarchici e dei gruppi di resistenza “bianca”, delineando un quadro complesso di alleanze e contrapposizioni che anticipano la Guerra Fredda.
Le due presentazioni offriranno un’occasione di confronto pubblico su una pagina ancora controversa della nostra storia, tra rigore delle fonti, spirito critico e dialogo con il presente.
