Chi è Papa Leone XIV eletto ieri? Che Papa sarà? E’ l’erede di Papa Francesco o è frutto di un compromesso con la componente più tradizionalista della Chiesa? Chi non ha amato Bergoglio cerca di sottolinearne le differenze, chi lo ha amato cerca di coglierne le similitudini. Lo capiremo con il tempo, ma già qualche aspetto si può cogliere guardando alla sua vita trascorsa a lungo fuori dagli Stati Uniti, dove è nato a Chicago da una famiglia con le radici europee, italiana spagnola e francese. Ha fatto il missionario per vent’anni in Perù, ed è alla sua comunità peruviana di cui era vescovo che ha rivolto un saluto in spagnolo ieri durante il discorso dal balcone delle benedizioni. Papa Prevost ha anche la cittadinanza peruviana, dettaglio non insignificante perchè la cittadinanza in genere si chiede e non è mai un obbligo, specie per un religioso. E’ un papa che come Bergoglio quindi ha un legame stretto con l’America latina, che ha passato anni a vivere accanto ai poveri, ai più deboli come un missionario sceglie di fare. Conosce bene quel sud del mondo che guarda agli Stati Uniti con speranza, come meta per una vita migliore lontano da criminalità e povertà. Deve avere visto di sicuro quelle carovane di immigrati in marcia verso il confine con gli Usa dove trovano il muro di Trump. Non a caso pace dialogo ponti sono le parole più utilizzate da Papa Leone XIV nel suo discorso di saluto ai fedeli in piazza San Pietro e trasmesso in mondovisione. Ha insistito molto sul concetto di pace disarmata e disarmante in un mondo sempre più pericoloso attraversato da guerre anche tra potenze nucleari. Ha ribadito il concetto di una chiesa missionaria che costruisce ponti. “Mi considero ancora un missionario” ha detto in una recente intervista nella quale parlava di una chiesa povera che cammina con i poveri e serve i poveri.
Papa Francesco lo ha voluto a Roma nel 2023, quando lo ha nominato cardinale, ma si era conosciuti a Buenos Aires anni prima. Gli ha affidato il Dicastero per i Vescovi, un incarico molto delicato dal quale passano le nomine dei religiosi e si tengono i rapporti con le tante diocesi. Prevost ha raccontato che si vedevano ogni sabato mattina alle 7,30 per parlare di argomenti importanti. Si intuisce una affinità tra i due uomini. C’è chi ha notato la differenza di scelta con Bergoglio nell’abbigliamento. Papa Leone XIV è tornato allo stile tradizionale che il suo predecessore aveva abbandonato scegliendo il semplice abito bianco e la croce d’argento. Ieri abbiamo rivisto la mantellina rossa e la stola con ricami d’oro. Sono dettagli che raccontano di un Papa più legato alla tradizione, ma al momento non ci dicono molto di più. La scelta del nome è invece interessante. Gli esperti vaticanisti insistono sulla figura di Leone XIII il Papa della Rerum Novarum, l’enciclica fatta nel 1891 in piena rivoluzione industriale e che parla di sfruttamento del lavoro stabilendo limiti per lavoratori e padroni. La società si stava trasformando con l’arrivo delle macchine e nelle tetre fabbriche europee si lavorava 14 ore al giorno in condizione disumane, con anche i bambini che già a otto anni diventavano manodopera da schiavizzare in massacranti turni di giorno e di notte. Papa Leone XIII aveva posto dei limiti ai capitalisti e al proletariato. Ma ci sono stati anche altri 12 Papa Leone dicono gli esperti vaticanisti e io non oso avventurarmi in considerazioni azzardate su un terreno che non conosco. Mi ha colpito l’emozione che Papa Prevost ha mostrato nel momento in cui è apparso alla folla di fedeli. E’ un uomo che sa commuoversi e questo è un buon segno, è un uomo che sa parlare in modo diretto. E’ stato schietto con il vicepresidente J.D. Vance e sulla sua idea di amore a cerchi concentrici, tipo ama prima la tua famiglia, poi la tua comunità poi il tuo paese, poi il resto del mondo. “JD Vance sbaglia, aveva scritto in un post su X,” Gesù non ci chiede una classifica del nostro amore verso gli altri” in linea con quanto aveva detto anche Papa Bergoglio schierandosi contro le deportazioni in catene di immigrati clandestini. Il presidente Trump si è congratulato per l’elezione di un cardinale americano esprimendo il desiderio di incontrarlo. Sappiamo che il suo candidato preferito era il cardinale di New York Dolan. Nel movimento trumpista Make America Great Again c’è fermento sul nuovo Papa, tra delusioni e attese di capire meglio. Alcuni si consolano nel vedere che Papa Leone XIV si era registrato come elettore del partito repubblicano.