Le giornaliste e i giornalisti di «Report», «Presa Diretta», «Mi manda Rai 3», «Indovina chi viene a cena» ed «Elisir», riuniti in assemblea permanente per chiedere alla Rai il riconoscimento del giusto contratto giornalistico, aderiscono alla mobilitazione di oggi davanti al centro di produzione Rai di via Teulada per ribadire la richiesta di aprire il tavolo per la regolarizzazione dei giornalisti che lavorano nei programmi e di non svuotare le redazioni di inchiesta e approfondimento destinando i giornalisti con un vincolo di 5 anni alle sedi dei Tg regionali.
Nei giorni in cui le delegazioni di Usigrai e Unirai incontrano l’azienda per discutere di una selezione interna per le Sedi Regionali, i giornalisti che lavorano senza giusto contratto nei programmi chiedono alla Rai di tutelare la professionalità di chi ogni giorno contribuisce a mandare in onda gli storici programmi della Tv pubblica, e invitano i vertici della Rai ad assicurare, come definito dal contratto di servizio, «la valorizzazione e la promozione della propria tradizione giornalistica d’inchiesta».
Le assemblee dei citati programmi Rai si associano quindi all’assemblea «Fase 2 – Giusto contratto» nella richiesta rivolta ai sindacati di non firmare alcun accordo per le Sedi Regionali che non preveda una contestuale regolarizzazione per i giornalisti che lavorano nei programmi di inchiesta, reportage e approfondimento del servizio pubblico, al fine di garantire la continuità lavorativa e il riconoscimento delle proprie specifiche professionalità.
Le assemblee delle giornaliste e dei giornalisti di “Report”, “Presa Diretta”, “Mi manda Rai 3”, “Indovina chi viene a cena”, “Elisir” per il giusto contratto