3 febbraio 1957 – 1° gennaio 1977: vent’anni, un Paese e una storia collettiva. Quel paese è l’Italia e quella storia è la nostra: la vicenda umana, politica, culturale e sentimentale di una nazione che di lasciava alle spalle gli orrori della guerra e le ristrettezze del dopoguerra e iniziava, finalmente, a sognare; anzi, a “Volare!”, come cantava Domenico Modugno in uno dei Festival più iconici di tutti i tempi.
Parliamo di “Carosello”, lo spartiacque fra due epoche, il genitore aggiunto dei baby boomers, la linea di demarcazione fra il giorno e la notte, con il celebre monito “A letto dopo Carosello!” che quasi tutti i bambini di quella generazione si sono sentiti ripetere più volte.
Marco Melegaro, collega di Sky Tg24 e autore di “Aspettando Carosello. Specchio e sogno di un’Italia spensierata”, ci restituisce, per l’appunto, la gioia e la spensieratezza di un paese che cresceva, si sviluppava, correva ad ampie falcate verso il futuro, si istruiva e si alfabetizzava grazie al maestro Manzi, si emozionava seguendo i grandi sceneggiati diretti dai più importanti registi dell’epoca e guardava al domani con incredibile ottimismo. Tutto ciò che abbiamo perduto, insomma; tutto ciò che il bel saggio di Melegaro ci consente, almeno in parte di recuperare.
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