BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Immigrati incatenati. Il messaggio è che non si trasferiscono persone ma si scarica merce avariata

0 0

La foto pubblicata dalla Casa Bianca con i primi immigrati incolonnati verso l’aereo che li allontana dagli Stati Uniti ha molti dettagli importanti e non casuali. Sono in fila, tutti incatenati. Le catene non stringono solo i polsi ma sono attorno al corpo.  Nello stesso modo arrivavano nel continente americano gli schiavi dall’africa. Facile immaginare l’effetto che questa foto può avere sugli afroamericani d’America. A scortarli non sono agenti di custodia o di frontiera, ma soldati in divisa mimetica. Il messaggio è che gli Stati Uniti sono  in guerra e quella con gli immigrati non è un’operazione di polizia ma una battaglia contro un nemico. Trump ha chiesto l’impiego di unità militari alla frontiera nonostante l’obiezione del pentagono: a che servono cannoni e mitragliatrici per rimpatriare gli immigrati?
D’altronde il mezzo  su cui vengono fatti salire i deportati nella foto non è un aereo normale ma un cargo militare da trasporto. Non sono così tanti da giustificare l’uso di un mezzo simile. Il messaggio è che non si trasferiscono persone ma si scarica merce avariata. Lo scopo della pubblicazione della foto e’ fare rumore , dimostrare che la promessa di cacciare gli immigrati  viene mantenuta. Ma e’ un modo per nascondere la realta’: rispettare la promessa di deportare dieci milioni di persone e’ impossibile , piu’ facile spettacolarizzare il rimpatrio di dieci persone.
Non bisogna fare l’errore di pensare che operazioni come questo sollevino rabbia e critiche a Trump. La maggioranza degli americani ritiene l’immigrazione irregolare un problema .
Ma il numero di rimpatri e’ stato piu’ alto durante le presidenze di Biden e Obama che durante la prima presidenza Trump. Come dire non si tratta di sostanza ma di forma.
Da sempre, nella storia, la persecuzione e l’umiliazione di una minoranza da parte del potere e’ uno spettacolo che puo’ suscitare plauso e addirittura ammirazione . Fino a quando quella persecuzione  arriva a colpire chi sta applaudendo. E a quel punto e’ troppo tardi.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21