Nuovi arresti di giornaliste in Iran. I media non scelgano il silenzio

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DETENUTA NAZILA MAROOFIAN. NUOVE CONDANNE: SOLIDARIETA’ ALL’ATTIVISTA  GOLROKH EBRAHIMI IRAEE. L’APPELLO DI GIULIA GIORNALISTE: “I MEDIA NON SCELGANO IL SILENZIO! NON ABBASSIAMO L’ATTENZIONE!”
Giulia Giornaliste esprime preoccupazione per la detenzione della giornalista Nazila Maroofian e totale vicinanza all’attivista prigioniera politica Golrokh Ebrahimi Iraee, accusata di “assemblea e collusione”, “propaganda contro lo Stato” e “disturbo dell’ordine pubblico” e condannata lo scorso 2 luglio dalla 36a sezione del tribunale del riesame della provincia di Teheran a un’ulteriore pena di cinque anni di carcere.
Il suo arresto è avvenuto lo scorso settembre a seguito delle proteste per la morte di Mahsa Amini la giovane curda iraniana morta il 16 settembre mentre si trovava in custodia della Polizia morale di Tehran perché accusata di indossare male il velo.
Golrokh Ebrahimi Iraee è nota per le sue campagne contro la lapidazione e le condizioni carcerarie in Iran. È stata in prigione diverse volte, la prima volta nel 2014 in cui subì anche delle torture.
Giulia Giornaliste chiede alla stampa nazionale e internazionale di non abbassare i riflettori su quello che sta avvenendo in Iran: il silenzio mediatico è complice delle malefatte del regime.
Giulia Giornaliste chiede altresì il rilascio immediato e senza condizioni di Golrokh Ebrahimi Iraee e di tutte le giornaliste e attiviste imprigionate dalla Repubblica Islamica per il sol fatto di aver testimoniato, pacificamente, il proprio dissenso.

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