Cara Ministra, non ci ripensi! Vediamoci in Tribunale sul caso Report

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Siamo in trepida attesa della querela annunciata dalla ministra Santanché contro Report.
Ci auguriamo che non ci ripensi, così sarà costretta a rispondere alle stesse domande alle quali non ha voluto rispondere durante la trasmissione.
L’inchiesta curata da Giorgio  Mottola corrisponde in modo esemplare alle sentenze della Corte Europea e anche al cosiddetto “decalogo” della Cassazione.
Sfidiamo chiunque a dimostrare che le notizie riportate non fossero di “pubblico interesse e di rilevanza sociale”.
Un governo che ha appena tagliato il fondo destinato ai familiari del vittime sul lavoro può permettersi comportamenti come quelli denunciati da Report?
Il giornalista Giorgio Mottola e la redazione hanno rispettato quei criteri di continenza e di rispondenza ai fatti indicati dalla Cassazione, concedendo ampia facoltà di replica alla ministra, che ha liberamente scelto di non rispondere, anzi ha persino negato di sapere alcunché.
Una bella querela bavaglio consentirebbe  alle cittadine ed ai cittadini di essere informati su questa e altre vicende.
Tutte le associazioni dei giornalisti, e non solo quelle italiane, a cominciare da Articolo 21,  starebbero in aula per rappresentare la parte civile accanto a chi, da sempre, ha onorato e onora il diritto di cronaca.
Signora ministra non ci ripensi, spari la sua querela e consenta un nel dibattito, almeno nelle aule dei tribunali!
Nel frattempo l’Italia, insieme alla Grecia, è diventato il primo Paese nella graduatoria delle querele bavaglio scagliate da ministri in carica contro scrittori, disegnatori, cronisti. Ed ora pensano anche ad una  “stretta” sulle intercettazioni e la loro pubblicazione, nonostante, anche in questo caso, le sentenze della Corte europea vadano in direzione opposta.
Noi, ovviamente, continueremo a rispettare le sentenze della Cedu, la Costituzione, le norme deontologiche e a dare qualsiasi notizia di pubblico interesse.
Se ne facciano una ragione, non tutte e non tutti si piegheranno ai loro voleri e smorzeranno i toni della protesta.
Tanto per cominciare siete invitate e invitati all’iniziativa “No ai bavagli alla Costituzione e ai diritti” del 12 luglio, promossa da Articolo 21, nella sede della Casa Internazionale delle donne a Roma.
Tanto per cominciare.

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