In Francia censura preventiva contro la stampa. Efj: precedente gravissimo

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Una grave violazione alla libertà di stampa, senza precedenti negli ultimi decenni, è avvenuta in Francia. La Federazione europea dei giornalisti sta preparando un Alert per la piattaforma del Consiglio d’Europa. Un magistrato ha ordinato infatti la censura preventiva di un articolo di inchiesta che doveva apparire sul giornale online Mediapart.fr.
Il 18 novembre un ufficiale giudiziario, secondo quanto ha reso noto la testata, si è recato nella sede di Mediapart per consegnare un atto giudiziario in cui veniva ordinato di non pubblicare  l’inchiesta. Un’inchiesta, precisa Mediapart ” di pubblico interesse, censurata  su espressa richiesta della personalità interessata senza che le argomentazioni di Mediapart fossero state sollecitate un solo istante. Mediapart non è stata informata di questa procedura e l’ordinanza è stata presa da un giudice senza che il nostro giornale potesse difendere il suo operato e i suoi diritti.”
Un fatto senza precedenti sia per i giornalisti che per gli avvocati, che prescinde dal principio del contraddittorio e utilizza in modo distorto una procedura totalmente estranea al diritto della stampa, riporta la testata. ” È stata violata in questo modo una libertà fondamentale, disciplinata dalla legge 29 luglio 1881″ , scrive Mediapart.
L’ordinanza è stata emessa lo stesso18 novembre da Violette Baty,  in qualità di magistrato delegato dal presidente della Corte di giustizia di Parigi, Stéphane Noël. Il provvedimento accoglieva d’urgenza una richiesta depositata lo stesso giorno dall’avvocato  del sindaco di Saint -Etienne,  Gaël Perdriau e ingiungeva di “non pubblicare sotto pena di 10mila euro per estratto pubblicato” le nuove rivelazioni sulle pratiche politiche del sindaco di Saint-Étienne, basate in particolare sulle stesse registrazioni che avevano permesso a Mediapart di svelare uno scandalo di cui fu vittima il deputato centrista Gilles Artigues.
La testata aveva già pubblicato diverse inchieste sull’argomento, che avevano anche portato a dimissioni di esponenti della politica locale e determinato l’apertura di indagini da parte della Procura di Lione.
Il provvedimento di censura ha sollevato in Francia un’ondata di proteste da parte del mondo giornalistico e dei sindacati, ma anche dell’Associazione degli avvocati e di molte Organizzazioni di attivisti per la libertà di espressione e stampa.


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