A Repubblica prove di dialogo tra direzione e cdr. Ci sarà un referente anti-precaricazioni

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Nessuna decisione presa senza aver consultato i rappresentanti sindacali. L’organizzazione del lavoro de la Repubblica non cambierà prima delle trattative previste dal contratto. Il Direttore Maurizio Molinari (con il vicedirettore Carlo Bonini) ha incontrato il Cdr di Repubblica appena eletto e ha dato queste rassicurazioni. Il piano sarà condiviso con il Cdr e la redazione, passo passo.

Al momento si è sciolta la tensione degli ultimi tempi e il Cdr ha deciso di sospendere lo sciopero delle firme, in atto da sabato 29 ottobre.

Il Cdr ha proposto l’istituzione di una figura di garanzia a tutela dei buoni rapporti all’interno della redazione, che sarà chiamata “Referente dei Diritti e del comportamento”. Una persona alla quale ognuno può segnalare eventuali episodi di prevaricazione o discriminazione. La Direzione ha accettato. Il Comitato di redazione ha individuato in Maria Novella De Luca la Referente.

Non c’è alcun piano di riorganizzazione del lavoro -hanno assicurato Direttore e Vicedirettore- ma solo un progetto per il futuro al giornale, che prevede l’accelerazione sul digitale (in ottobre, hanno detto Molinari e Bonini, Repubblica è sempre in testa sul Corriere della Sera con 5 milioni di utenti unici). Ai due vicedirettori Francesco Bei e Carlo Bonini è stato affidato l’incarico di incontrare tutti i desk e i redattori dei settori e delle redazioni locali; dopo questi incontri, nuovo confronto con Direttore e Cdr, nell’ultima settimana di novembre, poi il Direttore presenterà il piano e il Cdr lo porterà all’assemblea di redazione. Nelle intenzioni della Direzione, il nuovo piano dovrebbe partire all’inizio del 2023, contestualmente all’entrata in funzione del nuovo sistema editoriale. L’idea del Direttore è – sul modello di Le Monde, The Guardian e altri quotidiani internazionali –  di impiegare più forze e più tempo nel digitale. E la carta? Diventerà un giornale identitario, “il più bello e profilato possibile”, nella consapevolezza che la discesa delle copie difficilmente verrà arrestata.

Il Cdr ha chiesto perché nell’intervista rilasciata alla Direttrice di Prima, Molinari non abbia contestato la domanda in cui si esprimono giudizi poco lusinghieri sui colleghi della redazione economia (definita “moscia”). Secondo il Direttore è stata riportata solo una parte della sua risposta: non si riconosce nei giudizi espressi ed è disponibile a chiedere una rettifica.

(da professionereporter.eu)


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