Veronica significa “portatrice di vittoria”

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Sarà Veronica Atitsogbe a presiedere la prima riunione del Consiglio Comunale di Verona, la più votata della lista Damiano Tommasi Sindaco (che ha raccolto la maggioranza dei consensi popolari; sostenuto da altre liste civiche e dal Partito Democratico).

Ha 28 anni è laureata in scienze internazionali all’Università degli Studi di Trento. Dal 2020 è Presidente dell’Associazione Afroveronesi di cui fanno parte ragazzi nati e/o cresciuti in Italia e provenienti da paesi dell’Africa con l’obiettivo di costruire ponti tra le diverse culture, approfondire la reciproca conoscenza. È nata a Verona da genitori del Togo. “Quello che voglio portare in città è la partecipazione di persone come me che spesso sono escluse…” le sue parole dopo il voto.

Un buon inizio che segnala in modo lucente che per Verona si apre una nuova stagione.

Veronica significa “portatrice di vittoria”.

Diventa, questo esordio, simbolo dell’identità di questa città che Damiano Tommasi vuole risvegliare come scrive nel suo programma:

Verona ha bisogno di rivelare tutte le potenzialità che in questi anni sono state inespresse.

Verona ha un’identità che deve rivelarsi: moderna e vivibile, solidale e ottimista; guarda al futuro e ha voglia di essere protagonista. …”

Damiano Tommasi, appena eletto sindaco, ha ricordato che il 27 giugno è il 55° anniversario della morte di Don Lorenzo Milani con queste parole:

“… Lui è una parte fondamentale della mia formazione. Quando parla di politica don Milani parla sempre di impegnarsi insieme per riuscire ad affrontare qualsiasi tema e superare ogni tipo di ostacolo. E credo che questo sia stato proprio il segreto del successo della nostra proposta”.

La campagna elettorale di Tommasi e della sua squadra ha colpito per lo stile inedito del fare politica: senza insultare senza denigrare l’avversario ma ascoltando la città, parlando di progetti, di futuro, di dialogo tra le generazioni e tra i generi, di valori come sostenibilità e inclusione, le libertà, i diritti e i doveri di ognuno come previsto dalla Costituzione.

Ha lanciato una vera sfida per la quale ognuno può fare qualche cosa:

Prendersi cura della città, delle sue cittadine e dei suoi cittadini, dell’ambiente della cultura in tutte le sue discipline, della scuola. È “J care” di Don Milani, me ne occupo, mi prendo cura ma anche mi assumo la responsabilità delle scelte che propongo e che realizzo.

Una sfida difficile per la quale il nuovo Sindaco e la sua squadra propongono come vincerla.

Con una rete di persone reali che si sono messe in rete in questi mesi e che devono continuare questo lavoro allargandolo ad altri cittadini e cittadine.

Una rete reale di persone che si allarga insieme alla rete virtuale.

Reale virtuale: un circolo virtuoso aperto, che si può allargare.

Nel sito di Damiano Tommasi campeggia questa scritta, nota ma poco praticata. Il proposito del nuovo Sindaco è di agire con coerenza e responsabilità.

Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato.” Robert Baden-Powell


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