Graffio, l’esordio letterario di Tessa Rosenfeld

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Un’avvincente storia che si consuma tra il Salento e Roma. Realtà in contrapposizione, la prima con la ruvidezza e schiettezza di chi la popola e l’altra con la spocchia di città altolocata, ma legate a doppio filo tra presente e passato, il primo da vivere il secondo da dimenticare.
Questo il cuore della narrazione di “Graffio”, Linea edizioni, titolo del libro dell’esordio letterario di Tessa Rosenfeld.
Nata egli Stati Uniti, a Santa Monica, padre americano e madre italo-russa, vive da anni in Puglia con suo marito Fabio Calenda (padre di Carlo Calenda) e i loro due cani, ai quali sono legatissimi.
Protagonista del libro, Nikla Poggiardo, rampante immobiliarista. È tanto brava e paziente nel suo settore quanto odiosa e insofferente verso i bambini.
Autolesionista nell’ingozzarsi fino al vomito, inadeguata nella scelta scellerata del compagno di vita, intrattiene rapporti intimi, dapprima incandescenti, poi via via sempre più degradanti, con il plurimaritato notaio Cesare de Nistris.
Vittima di un abuso che l’ha lascia tramortita, fugge da Roma verso il Salento.
Ma anche qui, nella terra natia, i demoni che la perseguitano non le danno tregua. Dopo svariate peripezie, sarà l’avventura con un uomo rozzo e volgare a segnare per Nikla un prima e un dopo, lasciandola alla deriva con un regalo avvelenato. Qualcosa di così inaspettato da costringerla a ribaltare, tra rabbia e sbalordimenti, l’intera sua esistenza.
Insomma, un romanzo che terrà inchiodati i lettori dalla prima all’ultima pagina.


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