Dall’Africa al Sud-America, un regalo di Natale a chi ha più bisogno mediante la solidarietà online

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La solidarietà non va mai in vacanza. Al contrario, la pausa natalizia potrebbe essere un’occasione per riflettere su quanti, nel mondo, stanno trascorrendo un Natale diverso. Per chi è indeciso o ancora in ritardo sui regali, GoFundMe propone una lista di progetti da supportare, poiché c’è sempre chi ha bisogno e fortunatamente i nostri connazionali si sanno distinguere quando si tratta di aiutare.

Dal 2013 la Onlus Africa in Testa è impegnata a costruire un futuro sicuro per oltre sessanta bambini a Bunda, in Tanzania. “Nel corso degli anni – si legge sulla piattaforma – grazie all’impegno del suo fondatore Franco Testa e alla generosità dei cittadini di Pozzuoli, sono stati scavati pozzi, eretti dormitori e aule per ospitare la scuola primaria, un’infermeria e degli spazi comuni. L’obiettivo è di poter continuare a garantire ospitalità ai bambini e accoglierne di nuovi. “Inoltre – scrivono gli organizzatori – speriamo di poter presto inaugurare nuovi laboratori, aule e spazi di ricreazione e di poter ingrandire l’infermeria, fornendola di sempre più farmaci e strumenti. In Tanzania – aggiungono – anche il più semplice esame del sangue può essere un lusso.

Nello stesso villaggio, la Onlus si occupa inoltre di quindici bambini albini. I piccoli nelle loro condizioni infatti, in certe zone dell’Africa, “vengono perseguitati, evirati, mutilati o direttamente uccisi a scopo terapeutico”.

E sempre in Tanzania, ad Arusha, la Ong Kyosei Foundation offre istruzione gratuita a più di cento bambini e ragazzi. Ci sta collaborando la no profit italiana Feniculi, che recupera materiale digitale di scarto nei paesi industriali. “Con questi fondi – spiegano – aiuteremo la fondazione ad aprire il primo     laboratorio informatico per aumentare l’offerta formativa e le conoscenze informatiche degli insegnanti e dei ragazzi della scuola che sono attualmente molto carenti”.

In Kenya invece Amanda Grassini ha iniziato tre anni fa a raccogliere denaro per aiutare i bambini dell’Orfanotrofio God Our Father. “Orfani, abbandonati fuori dal cancello dell’orfanotrofio, trovati in mezzo alla foresta. Spesso malati di hiv, ma nonostante tutto con sorrisi meravigliosi e disarmanti. E noi – scrive Amanda – vogliamo aiutarli comprando del cibo, acquistando dei farmaci, pagando le bollette. Facciamo sì – aggiunge – che per il pranzo di Natale i bambini possano avere un pezzetto di pollo insieme al solito riso e fagioli”.

Gianni Franceschi svolge attività di volontariato in Uganda dal 2009. Negli anni ha contribuito alla realizzazione di numerosi progetti, come l’orfanotrofio di Kasaala. Ora sogna di costruire una clinica a Katugo, dove – dice – “medici locali, farmacisti, infermieri, un nutrizionista e un assistente sociale si prenderanno cura dei tanti pazienti ogni giorno utilizzando un approccio olistico e multidisciplinare”.

Non è solo l’Africa a chiedere un contributo in vista di questo Natale. Fondato e costruito nel 1993 grazie a volontari italiani e locali, l’Ospedale di Zumbahua, in Ecuador, è sorto per rispondere al bisogno di salute della gente più povera (circa 50mila persone) che non viene presa in considerazione dagli ospedali della città.

“In questo tempo difficile che ha messo a dura prova il sistema sanitario del Paese  – scrivono gli organizzatori della ODV ‘Giovani e Carità’ di Borgo Valsugana, in provincia di Trento – è cresciuto l’impegno per coprire le necessità sanitarie di base”. Per questo l’Associazione sta chiedendo un aiuto economico che dia la possibilità a tutti di accedere alle cure essenziali.

E col viaggio tra i paesi più bisognosi ci spostiamo in Guatemala, dove grazie a un progetto senza scopo di lucro che va avanti da un decennio, più di 250 ragazzi si allenano nella ‘Escuela de Futbol San Pedro la laguna’. Nell’aprile 2021, Roberto Barbaro ha iniziato a sostenere la scuola con il suo aiuto e adesso raccoglie fondi per sostenere la scuola a lungo termine. I soldi raccolti serviranno a coprire le spese del campo e fornire nuove attrezzature necessarie agli allenamenti, per fare in modo che il sogno di questi ragazzi continui.

Invece i ragazzi del “Coretto” di Montagnaga di Pinè, in provincia di Trento, da anni collaborano con la casa Madre Teresa in Perù, una struttura che ospita bambini con disabilità anche molto gravi. “Questi ragazzi – si legge – sono stati per lo più abbandonati dalle loro famiglie e hanno delle storie molto difficili alle spalle. Quest’anno proponiamo questa raccolta fondi affinché chi da sempre ci aiuta possa dare il suo contributo, anche in questo Santo Natale, con una ‘Piccola goccia d’amore’”.


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