Trento 1 giugno: la giornata nazionale per difendere la libertà di stampa

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Il 1 giugno, giorno di vigilia della Festa della Repubblica, non è una data scelta a caso: in tutti i capoluoghi di regione o di provincia sul territorio nazionale sono avvenuti degli incontri pubblici alla presenza di autorità e rappresentanti delle istituzioni con il fine di garantire la libertà di stampa. Un ruolo fondamentale come caposaldo dell’articolo 21 della Costituzione italiana, un valore richiamato in molte occasioni ufficiali dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel ribadire quanto sia importante il pluralismo dell’informazione: «un valore fondamentale per ogni democrazia, che va difeso e concretamente attuato e sostenuto”. A Trento nel cortile di Palazzo Roccabruna, alla presenza del Commissario del Governo, prefetto Sandro Lombardi e dell’assessore allo sviluppo economico della Provincia di Trento, Achille Spinelli, ha avuto luogo l’incontro promosso dal Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Assostampa di Trento, Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, Articolo21 presidio regionale, sotto l’egida della Federazione nazionale della stampa il cui presidente Giuseppe Giulietti ha partecipato a Verona insieme alla segretaria regionale del Sindacato dei giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto.

Garantire un’informazione pluralista e di conseguenza anche l’occupazione dei posti di lavoro di una categoria che vede sempre più una crisi allargarsi, a Trento assume un significato particolare e preoccupante: la chiusura del quotidiano Trentino è una ferita aperta per tutta la collettività trentina e una perdita di un giornale storico che nel 2021 avrebbe compiuto 76 anni, come ha ricordato Ubaldo Cordellini in rappresentanza del cdr della testata che ha visto cessare la sua pubblicazione il 15 gennaio scorso. Il segretario del Sindacato regionale del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone, ha richiamato tutti i presenti a quanto sia fondamentale mantenere alta l’attenzione sul problema dei colleghi che hanno perso il loro lavoro, senza arretrare e cedere a quanto deciso dalla proprietà editoriale, allargando poi il discorso sul piano nazionale. A tal fine ha consegnato al prefetto Lombardi e all’assessore Spinelli una lettera per sensibilizzare il governo presieduto da Mario Draghi sulla situazione attuale della categoria dei giornalisti che vede la propria professionalità messa in discussione per la diffusione del precariato. Nel discorso tenuto dal segretario Cerone si è ribadito come ci trovi «in un mondo in cui l’informazione è sempre più importante e allo stesso tempo ci debba confrontare con un attacco continuo nei confronti di una professione che garantisce il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione.

Alla vigilia della Festa della Repubblica, ci troviamo qui per rilanciare gli appelli del capo dello Stato, Sergio Mattarella, per ricordare il ruolo del giornalismo nella nostra democrazia, e per ribadire come libertà di stampa significhi rispetto della Costituzione e dignità del lavoro». Parole significative che ricordano ancora quelle di Mattarella pronunciate il 25 luglio del 2019 in occasione dell’incontro con la stampa parlamentare al Quirinale e che risuonano più attuali che mai pensando anche alla chiusura del Trentino. «Gli editori che hanno l’impegnativo compito di far quadrare i conti e sanno di scommettere su un settore vitale per la democrazia hanno titolo a ricevere concreta attenzione da parte delle istituzioni. Ed è, in fondo, anche qui il bello della nostra costituzione, che non esonera nessuno da responsabilità, tanto meno in questa materia».

L’assessore provinciale Achille Spinelli ha voluto rimarcare l’importanza sul tema del giusto contratto e con l’assunzione di responsabilità da parte di chi amministra: « Conosciamo il mondo della stampa dove il precariato ha saputo dare il proprio peggio ma non possiamo tollerare che ci siano lavoratori che si impoveriscano lavorando. Sarà nostro compito inserire elementi che possano instradare – ha proseguito Spinelli – il settore sulla corretta via, anche modificando la normativa di contribuzione pubblica. Come stiamo facendo con gli Stati generali del lavoro mettiamo il focus su dignità, libertà e giusto contratto». All’incontro hanno partecipato anche i segretari provinciali di Cgil, Andrea Grosselli, Cisl, Michele Bezzi, e della Uil, Walter Alotti, il vice segretario del Sindacato dei giornalisti e membro della giunta esecutiva della Federazione della stampa, Lorenzo Basso, il consigliere d’amministrazione dell’Inpgi Giuseppe Marzano, il presidente delle Acli trentine, Luca Oliver, il portavoce dell’Ordine dei giornalisti regionale, Gianfranco Benincasa e la presidente di Articolo21 del Trentino Alto Adige e presidente dell’Associazione bielorussi in Italia “Supolka”, Ekaterina Ziuziuk, che ha segnalato la forte preoccupazione per quanto riguarda la situazione in Bielorussia dove decine di giornalisti sono in carcere e per la negazione dei diritti civili. Il dirottamento di un aereo per poter arrestare il giornalista Roman Protasevich e la sua fidanzata Sofia Sapega, è un atto che non ha eguali e dimostra come in Bielorussia vige una dittatura a tutti gli effetti.

 

 

@crediti foto di copertina ANSA Trentino Alto Adige


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