Fondazione Polis, distrutto pannello raffigurante la Sala della Memoria dedicata alle vittime innocenti della criminalità

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“Stamattina, nel recarci a lavoro presso i nostri uffici, siamo stati accolti da una bruttissima sorpresa: uno dei nostri pannelli, raffigurante la Sala della Memoria dedicata alle vittime innocenti della criminalità’, e’ stato distrutto”.

Lo rende noto la Fondazione Polis di Napoli. “Sentiamo l’esigenza di condannare quanto accaduto, che offende il valore del sacrificio di tutti gli innocenti colpiti dalla violenza criminale. Noi non possiamo tacere e denunciamo tutto il nostro sdegno e il nostro dolore”, sottolinea.

Nella Napoli dove in questi giorni si è tanto dibattuto sulla necessità di demolire gli altarini dedicati ai camorristi, arriva un segnale preoccupante con un gesto così deprecabile. Quando c’è un vuoto istituzionale e allegorico i simboli, la Storia, sono quei ganci salvifici che scongiurano la caduta definitiva. Il disfacimento del costume è una conseguenza dell’’inciviltà imperante. Bisogna sempre avere uno sguardo critico  sul “quadro” d’insieme: dal degrado urbano, all’aumento dello strozzinaggio, all’avanzata, preoccupante, delle truppe camorristiche nella crisi covid, poi si arriva ai  murales o autentici sfregi come quello che ha visto distruggere un’immagine come quella de’ “La Stanza della Memoria”.. Sono – in qualche caso – le conseguenze di un disfacimento sociale. Le sentinelle devono stare di guardia ovunque. Nella cronaca, come nella cultura. Anche per controllare la mortificazione dei simboli. Ognuno  fa la sua parte… E la storia ci insegna quanto i simboli abbiamo avuto un ruolo fondamentale nella costruzione di epoche terribili o ritrovati Rinascimenti.

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