Sanità calabrese, alcune domande a Governo e Presidenza del Consiglio

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Nella vicenda nomine per il commissario alla sanità calabrese c’è un attore che sussurra nelle orecchie di qualcuno per creare depistaggi ed aggiungere confusione ai pasticci creati. E’ la “fonte” di palazzo Chigi. Nel primo pomeriggio tale convitato di pietra fa sapere che Gino Strada non è più disponibile a coprire incarichi nella struttura per il commissario, passano poche ore ed arriva la smentita dello stesso Strada. “Leggo da un’agenzia di stampa che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria – scrive il fondatore di Emergency in un post sulla sua pagina face book – ribadisco, perché evidentemente serve farlo ancora, che non ho ricevuto nessuna proposta formale e che comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare.“Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca”.

Difficile si, oggi i contagi in Calabria sono raddoppiati rispetto a ieri, grottesca lo è già. Un esempio è la motivazione portata dall’ex rettore della Sapienza Gaudio (“mia moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro”). E’ possibile che le motivazioni familiari siano forti, ma è anche probabile che la scelta sia stata dettata dal contenuto di articoli che colleghi, in diverse testate, hanno pubblicato su vicende giudiziarie riguardanti l’ex rettore. Come hanno fatto ieri sul sito della testata Domani ed oggi sul giornale in edicola Giovanni Tizian e Nello Trocchia, svelando l’inchiesta a carico di Gaudio a Catania.

Tuttavia Presidenza del Consiglio e Governo dovrebbero chiarire perché ancora non è stata trovata una soluzione. Tante inchieste della magistratura hanno dimostrato che massoneria deviata e ndrangheta hanno messo le mani sulla sanità calabrese; che attraverso la sanità calabrese si sono costruite carriere politiche familiari con i privati che hanno visto crescere i fatturati; che a causa della sanità calabrese si può morire, non solo nei reparti per mancanza di strutture ed attrezzature adeguate, ma anche per mano della criminalità organizzata come accaduto a Francesco Fortugno.

A questo punto alcune domande bisogna porle. Il sistema che ha governato la sanità calabrese è così potente da condizionare le scelte del Governo? Quali sono stati i criteri nella designazione di Zuccatelli prima e Gaudio poi? Quale sarà il ruolo di Gino Strada nella struttura commissariale, ma soprattutto il governo e la Presidenza del Consiglio sono ancora intenzionati a dare la delega al fondatore di Emergency?

(nella foto Eugenio Gaudio)


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