Turchia, appello per l’avvocato Unsal in sciopero della fame. Rischia di morire come la collega Ebru Timtik

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Aggiornamento

La Corte Suprema d’Appello ha disposto il rilascio di Aytaç Unsal. Ma la campagna per chiedere un giusto processo per lui, per i prigionieri politici curdi e i tanti giornalisti condannati per terrorismo senza prove continua.

Aytaç Unsal è un avvocato turco, ha 32 anni e da 212 giorni è in sciopero della fame per chiedere un giusto processo dopo una condanna a 10 anni e 6 mesi per terrorismo.
A meno di una settimana dalla morte di Ebru Timtik, la collega con cui condivideva l’azione di protesta. dopo 238 giorni di digiuno, anche lui rischia la vita.
Entrambi sono stati vittime di un giudizio sommario espresso nei loro confronti solo per aver difeso politici e attivisti curdi. Gli amici e i familiari, visto il peggioramento delle sue condizioni, hanno chiesto ad Aytaç di sospendere l’estrema forma di dissenso.
Ma lui non ha intenzione di cedere. È stato ricoverato nell’ospedale Kanuni Sultan Süleyman di Istanbul.
Dall’Italia arriva la solidarietà delle organizzazioni forensi e, grazie a Luigi Manconi, al giornalista Murat Cinar e all’avvocato Barbara Spinelli. è partita una campagna per chiedere che Unsal possa accedere alle cure sanitarie, con medici di sua fiducia, e la sua liberazione
Una rete di solidarietà, di cui Articolo 21 è parte attiva, che spera di scalfire la durezza del sistema giudiziario turco che finora ha rigettato ogni istanza di scarcerazione come sono caduti nel vuoto gli appelli  alla clemenza rivolti al presidente Recep Tayyip Erdoğan, il quale accusa gli avvocati in carcere di aver “difeso dei terroristi”.
Di fronte alle continue dimostrazioni dell’avvenuta ‘morte’ dello stato di diritto in Turchia, l’Unione europea non può rimanere silente.
Come ha sottolineato oggi dalle pagine di Repubblica Manconi, se l’Europa sarà in grado di strappare alla morte anche solo uno degli avvocati turchi impegnati nello sciopero della fame “la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue non sarà solo stucchevole retorica”.
Ognuno di noi faccia sentire la propria voce, teniamo in vita l’avvocato Unsal.


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