Recovery Fund, 209 miliardi per l’Italia. Esito non scontato

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5,31 del mattino: fumata bianca per il Recovery Fund. 209 miliardi per l’Italia, nonostante l’ostruzionismo olandese e dei paesi frugali.
Operazione compiuta?  Neanche per sogno. Anzi ora viene il difficile. Abbiamo tutti i riflettori addosso per il loro uso coerente e la rendicontazione corretta. Mai l’onore – che Conte si è giustamente guadagnato negoziando – è stato tanto gravato dagli oneri. Mai – nel recente periodo – un  Governo ha avuto tanti da poter cambiare il destino del Paese.
Quali conseguenze produrrà questo successo nella politica interna?  L’energia che viene da Bruxelles potrebbe spazzare via le incertezze  che hanno a lungo frenato intese regionali tra 5 Stelle e PD. E per l’Europa? E’ un deciso contributo per la coesione politica dell’Unione, se non sarà vanificato da ostruzionismi di ritorno. Ma è anche  un buon antidoto contro il sovranismo scettico, che sembrava dilagare nel continente e aveva già archiviato la UE come un progetto fallito. Dopo la giusta soddisfazione, occorre subito schierare una classe politica e amministrativa all’altezza della sfida. Con gli occhi bene attenti, perché le pinne di corrotti e mafiosi già si vedono nuotare in cerchio, attirate dall’odore dei miliardi.

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