Coronavirus, nelle carceri lombarde i colloqui si fanno via Skype

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di Dario Paladini

Ridotti o sospesi i colloqui con i familiari: il Provveditorato regionale ha deciso di “estendere il più possibile l’utilizzo delle telefonate” e della piattaforma di messaggistica. Il Garante Maisto: “C’è un po’ di paura, ma si fanno costanti riunioni sia con il personale che con i detenuti”

MILANO – Nelle carceri della Lombardia i colloqui tra detenuti e famigliari ora si fanno via skype. Per l’emergenza coronavirus, infatti, i colloqui sono stati sospesi o fortemente ridotti. Per questo l’Osservatorio Carcere e territorio e la Camera Penale di Milano nei giorni scorsi avevano rivolto un appello al Provveditorato regionale per la Lombardia del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, perché fosse almeno tolta ogni limitazione alle telefonate ai famigliari. Ieri è arrivata la risposta del Provveditorato che, in una lettera, informa la Camera Penale di Milano di aver dato indicazioni ai direttori delle carceri lombarde di “estendere il più possibile l’utilizzo delle telefonate nonché dei colloqui a distanza attraverso l’utilizzo della piattaforma Skype for business”.
Secondo il garante dei detenuti di Milano, Francesco Maisto, nelle carceri del capoluogo lombardo “al momento la situazione è tranquilla”, scrive sul suo profilo Facebook. “Sono autorizzate in modo abbastanza libero le telefonate e in sostituzione è attivato su richiesta il servizio skype. C’è comprensibilmente un po’ di paura, ma si fanno costanti riunioni sia con il personale che con i detenuti”.

Da redattoresociale

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