Il palcoscenico della legalità

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di Giulia Minoli

2016_5x1000_theco2_emissioni-2Co2 Crisis Opportunity Onlus è un’associazione che da oltre dieci anni opera in contesti di emarginazione, occupandosi di comunicazione sociale, costruzione di reti e progetti di promozione dell’impegno civile rivolti a studenti e a ragazzi.
Il nome dell’associazione vuole sottolineare le opportunità che nascono dalle crisi, l’intento è quello di dar voce al mondo non profit meno visibile e con minor impatto comunicativo.
Ha base a Roma, presso la Casa internazionale delle donne, ma ha attivato progetti in Italia in Campania, in Abruzzo, nel Lazio, in Lombardia e in Sicilia, dove promuove attività di cooperazione sociale e laboratori di formazione multimediale.
All’estero Co2 ha lavorato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri in Libano e Bielorussia e con la Cooperazione Decentrata in Brasile.
Dal 2012 Co2 si occupa principalmente de “Il palcoscenico della legalità”, un progetto innovativo e virtuosa tra teatri, istituti penitenziari minorili, scuole, università e società civile.
“Il palcoscenico della legalità” è infatti promosso da Co2-Crisis Opportunity Onlus, Università degli studi di Milano- CROSS- Osservatorio sulla Criminalità Organizzata, Fondazione Pol.i.s., Fondazione Falcone, Centro Studi Paolo Borsellino, Fondazione Silvia Ruotolo, Italiachecambia.org, Associazione Da Sud. In collaborazione con Università degli studi di Torino- Larco (Laboratorio di Analisi e Ricerca sulla Criminalità Organizzata) e Universita’ di Bologna – Master Gestione e Riutilizzo di Beni e Aziende confiscati alle mafie, Università di Pisa – Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione.
Il progetto nasce, nella sua prima forma di spettacolo, dall’incontro con decine di familiari di vittime innocenti di mafia, camorra, criminalità e con i responsabili di cooperative ed associazioni che sulle terre confiscate alla mafia hanno costruito speranze, lavoro, accoglienza, idee. Si propone di riflettere su come la collusione e la corruzione abbiano intossicato il nostro assetto civile e di quali strumenti abbiamo per contrastare questo degrado: il potere di voto, il potere di acquisto, il potere di scegliere chi frequentare, il potere di educare, formare ed informare.
Lo spettacolo “Dieci storie proprio così, terzo atto”, parte integrante del progetto “Il palcoscenico della legalità”, è stato scritto da Giulia Minoli ed Emanuela Giordano, e rappresenta una ragionata provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. La drammaturgia dello spettacolo è in continuo divenire, grazie alla ricerca e lo studio di nuove storie di vittime innocenti e storie di riscatto da raccontare in tutt’Italia.
Allo spettacolo segue un dibattito con i protagonisti delle storie, esperti e voci autorevoli in materia, con l’obiettivo di far riflettere “a caldo” gli spettatori sulle tematiche trattate.
Il progetto prevede un percorso nelle scuole, rivolto a studenti tra i 14 e 18 anni e docenti,  in cui il teatro è utilizzato come strumento di educazione alla legalità.
La formazione nelle scuole accompagna lo spettacolo in tutte le città in cui va in scena.
I laboratori sono tenuti da un gruppo di attori-formatori che affronta con gli studenti il concetto di etica e di bene comune attraverso strumenti e pratiche pedagogiche e di gioco collettivo. Vengono analizzate in aula cause ed effetti, ipotesi e obiettivi per riabilitare la collettività minacciata e contaminata da sempre più forti poteri criminali.  Il percorso formativo prevede inoltre la visione del documentario “Dieci storie proprio così” prodotto da Rai Cinema e Jmovie e vincitore del Nastro d’argento 2018.
Dal 2012 ad oggi sono stati attivati laboratori in Sicilia, Campania, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia coinvolgendo oltre 50mila studenti.
Parte del “il palcoscenico della legalità” è anche il lavoro svolto nelle carceri minorili degli Istituti Penitenziari Minorili di Airola a Benevento e Malaspina di Palermo, in cui vengono svolti laboratori sui mestieri del teatro, corsi di drammaturgia, illuminotecnica, scenografia e fonica, al fine di  formare professionalmente i giovani detenuti per facilitare un’alternativa lavorativa una volta usciti dall’Istituto, insegnare il lavoro di gruppo, la collaborazione in un progetto comune, ma anche e soprattutto portare il ragionamento sulla responsabilità individuale e collettiva riguardo le logiche e culture mafiose.
Dall’esperienza nell’IPM di Airola è nato lo spettacolo teatrale “Aspettando il tempo che passa”, con la regia di Emanuela Giordano, scritto con i ragazzi detenuti e realizzato in collaborazione con il Nest-Napoli Est Teatro di San Giovanni a Teduccio, che ha aperto il Napoli Teatro Festival 2016 .
Dall’esperienza nell’IPM di Malaspina è nato lo spettacolo “Fiesta” scritto e allestito con i detenuti, con la regia di Salvo Massa, e messo in scena a giugno 2017.
La presenza di CO2 Crisis Opportunity Onlus nel carcere minorile di Airola (BN) nasce già nel 2013, anno in cui, grazie alla collaborazione con il rapper  Luca Caiazzo, in arte Lucariello, si è svolto un primo laboratorio trimestrale sulla scrittura di canzoni rap intitolato  Suon(n) e realtà.
Dal 2017 ad oggi è in corso “Le ali dei leali” un percorso laboratoriale di sceneggiatura, scrittura di testi musicali e audio video, sotto la direzione artistica di Lucariello.
Il progetto ha portato alla creazione di una canzone “Portame la fore”, interpretata da Lucariello e Raiz
Le canzoni sono state registrate presso la SIAE e i ragazzi detenuti ne posseggono i diritti in quanto autori.
La volontà per il 2019 è quella di mantenere nell’IPM un presidio culturale permanente, per continuare a sperimentare e dare input ai ragazzi.

Da mafie


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