“Femminile plurale” – di Giorgia D’Errico

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Quello che le donne non dicono: le donne fanno.
Direttamente dalla voce delle lavoratrici,

il racconto esclusivo e inaspettato
di una società ottocentesca: quella italiana.

Esiste una piccola bottega dove il tempo si è fermato.  Un tempo senza tempo che permette a una artigiana e ai suoi gioielli di prendere una forma inaspettata che non sia standardizzata dall’uniformità imposta dai prodotti venduti sul web. E poi esiste chi dell’ecommerce ha fatto la sua strada maestra, nella poetica creazione di libri per bambini.
E una valigia rossa in tutto questo racconto cosa c’entra? C’entra moltissimo se a portarla in giro, mostrarla e raccontarla è una giovane donna intraprendente che pensa che la sensualità e la sessualità consapevole e libera siano il presupposto per la felicità.

Sono storie di Lavoratrici ancorate, loro malgrado, a un passato che non smette di essere presente. Storie di donne che lottano per emergere in un mondo del lavoro ancora troppo declinato al maschile. Diverse nel loro essere operaie, artigiane, imprenditrici, sognatrici. Semplicemente donne in un tempo troppo poco declinato al femminile.

Giorgia D’Errico, 37 anni, torinese, vive a Roma ma ha nel cuore il mare di Magna Grecia. Mamma di Edoardo, ha fatto della conciliazione una missione di vita. Femminista per indole, per anni si è occupata di politiche del lavoro con un’attenzione particolare verso il lavoro delle donne e ha fondato e coordinato a lungo la sezione Giovani dell’Associazione Lavoro&Welfare.

Collana: Fuori rotta
Pagine: 72
Formato: 14×20 cm
Prezzo: 10,00
Isbn: 978-88-94953-06-0
Genere: Saggio

 


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