Trapani, la rete dell’onorevole

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Rino Giacalone 

Lo hanno preso con le mani nel malaffare sull’accoglienza dei migranti. Per Norino Fratello, 55 anni, alcamese, ex deputato regionale dell’Udc, arrestato dai carabinieri a conclusione di una indagine della Procura di Trapani, la gestione dell’accoglienza dei migranti era diventato un lucroso business. Con lui una “cricca” di spregiudicati nello sfruttare i drammi dei migranti. La scoperta è stata fatta nel trapanese dai pm Morri, Tarondo e Urbani, sostituti procuratori nella Procura diretta da Alfredo Morvillo.

I Carabinieri l’hanno chiamata operazione “Brother” dal cognome del principale indagato, Norino Fratello, laurea in Economia e Commercio, ufficialmente funzionario dell’Inail di Trapani, ma in aspettativa da qualche tempo per una cattedra di insegnamento ottenuta presso l’Università di Salamanca. Nel 2006 mentre era deputato al Parlamento siciliano patteggiò una condanna a 18 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. Poco tempo addietro ha ottenuto la riabilitazione. Adesso, con altre nove persone, è accusato di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta.

Centinaia di migliaia di soldi pubblici finiti inghiottiti da certe onlus e cooperative. Le sedi di queste associazioni anche in ex Ipab, i disciolti istituti di assistenza e beneficenza, finiti, come nel caso di un istituto di Castellammare del Golfo, nella disponibilità gratuita… Continua su liberainformazione


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