Uzbekistan, scarcerato giornalista accusato di “sovversione”

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Bobomurod Abdullayev, giornalista indipendente e commentatore sportivo, è stato rilasciato il 7 maggio su decisione di un tribunale di Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan. Con lui sono stati assolti e rilasciati il blogger Khayotkhan Nasreddinov e due uomini d’affari.

Abdullayev era stato arrestato il 27 settembre 2017 con l’accusa di aver scritto articoli, firmati con uno pseudonimo, che incitavano alla sedizione ed era stato formalmente incriminato per aver tentato di sovvertire l’ordine costituzionale. Durante il processo, nel marzo di quest’anno, aveva ammesso di aver scritto articoli con uno pseudonimo ma aveva negato di essere l’autore di testi che incitavano alla violenza.

Alla fine del processo, era stato condannato a trascorrere un anno e mezzo ai servizi sociali.

In sua difesa si erano schierate 12 organizzazioni per i diritti umani (Amnesty International, Association for Human Rights in Central Asia, Civil Rights Defenders, Committee to Protect Journalists, Freedom House, Human Rights Watch, International Partnership for Human Rights (IPHR), Norwegian Helsinki Committee, Reporters Without Borders, Freedom Now, Article 19 e Uzbek-German Forum for Human Rights.

La vicenda di Abdullayev ha avuto anche un risvolto inconsueto: la sua denuncia di aver subito torture ha costretto alle dimissioni Rustam Inoyatov, che era stato a capo dei servizi di sicurezza dell’Uzbekistan per 22 anni, durante i quali la tortura nelle carceri era stata all’ordine del giorno.


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