“L’Ue non attui respingimenti di profughi in Libia”. L’appello di EveryOne Group

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Gli accordi sottoscritti fra Italia e Libia e approvati dall’Ue nel vertice di La Valletta (Malta) violano l’articolo 33 della Convenzione di Ginevra

Nel corso del recente vertice informale a Malta, l’Unione europea ha approvato gli accordi Italia-Libia per il respingimento “legalizzato” dei migranti dalla nazione nordafricana, annunciando che li sosterrà con risorse logistiche ed economiche. Sono le stesse disposizioni e procedure che fermano le migrazioni in Turchia. Va sottolineato che se in Turchia chi fugge da guerre e persecuzioni subisce gravi violazioni dei diritti umani, in Libia la situazione è ancora più preoccupante, perché si tratta di un paese che non garantisce alcuna sicurezza ai migranti, come ha sottolineato anche l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. In Libia non è possibile un controllo da parte dell’UNHCR riguardo al destino dei migranti prelevati in mare o fermati a terra. I casi di trattamenti umani o degradanti, violenza, stupro, sequestro, sparizione sono migliaia. EveryOne Group ha espresso una protesta formale rivolta alle istituzioni dell’Ue nei confronti dell’applicazione di tali procedimenti di “refoulement”, in violazione dell’articolo 33 della Convenzione di Ginevra.

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