Ma che fine hanno fatto 550 lavoratori morti per infortuni sul lavoro nel 2015?

0 0

Il Parlamento riconvochi il Presidente dell’INAIL, che spieghi ai rappresentanti del popolo come mai spariscono 550 lavoratori tra le morti per infortuni da questo Istituto. Perché tante morti non vengono riconosciute come tali. Governo e opposizione non hanno nulla da dire? Insomma facciamo chiarezza, Delle 1246 denunce per infortuni mortali pervenute all’INAIL ne sono state riconosciute solo 694. Si parla addirittura di un calo rispetto al 2014. Gli altri 552 morti che fino hanno fatto, Sono resuscitati? O non sono morti per infortuni. la stampa tutta era scandalizzata per l’aumento delle denunce: adesso non si chiede spiegazioni? Un can can mediatico incredibile. Adesso il silenzio? Dei 694 morti che l’INAIL ha riconosciti come morti per infortuni sul lavoro il 55% non sono morti sui LUOGHI DI LAVORO. Rimangono 364 lavoratori che l’INAIL riconosce morti sul posto di lavoro. Noi come potete vedere nel Report dei morti del 2015 e nell’apertura dell’Osservatorio ne abbiamo regstrati sui LUOGHI DI LAVORO 678. Quasi il doppio. lavoratori che non hanno neppure la dignità di essere riconosciuti come morti sul lavoro. Questo è spiegabile perché noi li monitoriamo tutti.

Complessivamente se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano i 1400 morti. Insomma si faccia chiarezza, Si stabilisca finalmente che l’INAIL riconosce come morti sul lavoro solo i propri assicurati e che tantissimi non lo sono. Che tantissime denunce che riceve questo Istituto dello Stato non non sono riconosciute come “morti sul lavoro”. o per non essere assicurati all’INAIL o perchè con modalità non rispettate, soprattutto in itinere. O per altri motivi che non si conoscono. Ma i media e le televisioni non hanno nulla da dire a proposito? Si avventano tutti quando c’è una notizia clamorosa quale un aumento del 15% che non esiste se si prendono in considerazioni tutte le morti, che però sono molte di più. Povero questo nostro paese che non è neppure capace di stabilire quanti morti sul lavoro ha. Il Presidente dell’INAIL ha relazionato in parlamento. Un parlamento silenzioso, forse perché se ne frega della vita di chi lavora. Perché non lo riconvocano e chiedono spiegazioni? Consiglio a tutti d’andare a rileggere quello che tutti i media scrivevano solo pochi mesi fa sullo spaventoso aumento. che poi è diventato un calo.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21