Migliaia di giovani ad Udine per il Meeting
di Pace. Giulietti: “Un argine alle guerre
lo si mette quotidianamente sviluppando
la capacità di accogliere i diversi da te”

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“Non c’è solo la marcia sulle trincee ma c’è un laboratorio, un lavoro straordinario fatto prima per far capire alle ragazze e ai ragazzi cosa sono quelle trincee”. Così Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21 commenta la prima giornata del Meeting di pace che si è aperto ad Udine venerdì 17 aprile e che ha coinvolto 3500 giovani studenti, insegnanti, amministratori locali, animatori culturali, giornalisti, scrittori, genitori, cittadini e istituzioni.90 scuole, 68 città, 15 regioni, oltre 200 istituzioni, associazioni e organizzazioni coinvolte.

“Vedranno ricordi di guerra e di morte – prosegue Giulietti – ma capiranno anche che non è così distante da noi perché a qualche chilometro di distanza si consumò nella ex Jugoslavia una guerra tremenda. Popolazioni che dialogavano, musulmani, cristiani, non credenti… All’improvviso fu alimentato con sapienza l’odio per mettere gli  uni contro gli altri. E allora si capirà che quelle trincee di allora sono anche molto vicine a noi. E forse la parola trincea potrebbe diventare un’altra parola: argine. Un argine alle guerre lo si mette quotidianamente sviluppando la capacità di accogliere i diversi da te di non scegliere mai la via breve del bastone o della pistola, di difendere gli elementi di incontro. Io penso che quelle trincee possano parlare molto al presente di quelle ragazze e di quei ragazzi”.

 


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