Oggi a Parigi io sarò Charlie Hebdo. Ma sarò anche un bambino nigeriano…

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Oggi a Parigi sarà una giornata di lutto mondiale. La tragica morte dei giornalisti di Charlie Hebdo deve far riflettere tutti, a cominciare dai capi di stato e di governo. Queste gesta frutto di odio, senza pieta’, si alimentano in larga parte in luoghi da troppo tempo senza pace dove la guerra alimenta terrorismo e gesta folli specie ai danni dei bambini, non dimentichiamolo.
La tragica morte di questi cittadini d’Europa deve “aprire” le coscienze di noi cittadini distratti sulle migliaia di morti quotidiane di innocenti per mano del terrore. Penso ai duemila cadaveri che giacciono a Baqa in Nigeria. Ai migliaia di bimbi morti in Siria, centrafrica, sudsudan, ogni giorno e nel silenzio generale.
Occorre un risveglio collettivo e un sforzo di pace nei luoghi caldi del mondo. Solo cosi si sconfigge l’estremismo.
Ecco perche oggi a Parigi io saro’ Charlie Hebdo. Ma saro’ anche un bambino nigeriano, siriano, sudafricano, iracheno, ucraino, palestinese, centrafricano che da anni e ogni giorno nell’indifferenza generale solo perche’ lontano geograficamente, politicamente e dai riflettori muore innocente. Senza contrapporre retoricamente due eventi cosi tragici oggi io saro’ #CharlieHebdo e saro’ #nigeriano.


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