Dr. Jekyll Kilimangiaro e D’Alessio Mr. Hyde

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La tv, a volte, da Dr. Jekyll si trasforma nel cattivo Mr. Hyde, grazie a personaggi che usano il loro successo, ingenuamente  sono convinti di farlo a fin di bene. Gigi D’Alessio-Mr. Hyde il 31 dicembre, durante il concerto da Piazza Plebiscito (Napoli) per la festa di Capodanno, con il comico Biagio Izzo, ha detto: “Questa non è la terra dei fuochi, ma la terra dei cuori” e giù spottone a favore della mozzarella con tanto di mangnata in diretta su Canale 5. Dopo il grave precedente del ministro della Salute Lorenzin che sulla terra dei fuochi aveva dichiarato: “Nessuna certezza su correlazione tra inquinamento e tumori”, nonostante che i dati dell’Istituto Superiore di Sanità ne avessero dimostrato l’incremento, forse un po’ più d’attenzione era d’obbligo.

Il 3 gennaio a Mr. Hyde ha risposto don Maurizio Patricello, parroco anticamorra di Caivano, uno dei luoghi usati dal clan dei Casalesi per lo sversamento clandestino dei rifiuti tossici, dove il 70% delle morti sono causate dal cancro: “Solo oggi a Frattamaggiore è morto un giovane di 42 anni, a Succivo una mamma di 55 e un’altra di 44 a Marcianise”. Dr Jekyll, ovvero la tv di cui abbiamo bisogno, è apparso domenica su Rai3, all’interno di Kilimangiaro. La giornalista Stefania Battistini (nella foto) ha realizzato un’inchiesta sulla seconda terra dei fuochi, non nascosta come in Campania ma benedetta dalle istituzioni. Nel bresciano, a Montichiari, vi sono 14 discariche, anche di amianto e sono in procinto di farne un’altra. Le cave esaurite sono state riempite di rifiuti e ogni anno arrivano 4 milioni di tonnellate da tutta Europa. E’ diventato un grande business. Tra Brescia e il lago d’Iseo, vi è la Franciacorta, nota per i vini pregiati: in pochi chilometri 25 discariche. In alcune è vietato l’ingresso: cartelli con il simbolo della morte denunciano il rischio Biologico, sono le discariche mai bonificate. A Passirano, frazione di Vallosa, una di queste contiene un agente inquinante simile alla diossina: il PCB (policlorobifenili), fortemente cancerogeno.

Le discariche confinano con i campi coltivati che le falde acquifere mettono in comunicazione. In prima linea contro chi non interviene e ha legalizzato questa seconda terra dei fuochi il Consorzio dei viticultori a tutela del Franciacorta e un bravo cronista Piero Gorlani del Corriere di Brescia. Nell’inchiesta di Stefania Battistini colpisce la denuncia fatta del capo della Procura di Brescia Pierluigi Dell’Osso: “In 7 siti è stato rilevato un tasso di radioattività anomalo”. Questa è la zona più ricca d’Italia, al primo posto nella produzione di latte. Meditate gente.


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