Giornalisti morti per raccontare quello che troppo spesso viene dimenticato

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Morti per raccontare, per far conoscere al mondo la realtà di guerre e conflitti troppo spesso dimenticati. Ogni anno si raccolgono i numeri dei giornalisti uccisi : 71 nel 2013, già 115 quest’anno (135 se si considerano venti blogger). Numeri dietro ai quali ci sono i volti e le storie di uomini e donne, ma anche di ragazzi e ragazze, che hanno pagato con la vita pur di testimoniare con il proprio lavoro le atrocità negli angoli più nascosti del mondo. Delitti quasi sempre rimasti impuniti: chi negli ultimi anni ha ucciso un giornalista o un operatore della comunicazione è stato punito solo in un caso su dieci, secondo i dati raccolti dall’UNESCO. Nella giornata mondiale dell’Onu come “fine dell’impunità per i crimini contro i giornalisti”, va ricordato il coraggio e il sacrificio di questi fotografi, operatori, reporter, citizen journalists. Morti per raccontare quello che troppo spesso viene dimenticato.

Il video realizzato alla Scuola di Giornalismo di Perugia


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