Lavoratori, giornalisti e articolo 18. Il meccanismo della democrazia si fonda sull’informazione. Cgil in piazza

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Nella manifestazione della CGIL in difesa dello Statuto dei Lavoratori i giornalisti saranno presenti nel loro duplice ruolo: quello di lavoratori subordinati interessati alla tutela del posto di lavoro e quelli di titolari del diritto-dovere di informare liberamente il pubblico. Più volte la Cassazione ha detto che il popolo non è sovrano se non è correttamente informato sugli avvenimenti, sì da poter valutare le scelte politiche. Il meccanismo della democrazia si fonda sull’informazione. Se l’indebolimento delle tutele nel rapporto di lavoro porterà i giornalisti a dover evitare il rischio di essere esposti a ingiusti licenziamenti, ne risentirà la libertà dell’intero Paese. Anche i precari hanno oggi la possibilità, rivolgendosi al Giudice di ottenere la stabilizzazione e insieme il diritto alla tutela dell’art. 18 St. Lav.. Anziché ridurre le tutele, il Governo e il Parlamento dovrebbero preoccuparsi di assicurare un migliore e più efficiente funzionamento della Giustizia del Lavoro, argomento ignorato dal dibattito politico nonostante interessi milioni di persone. Nessuno vuol proteggere i fannulloni, dei quali la legge attuale consente il licenziamento per scarso rendimento. Tanto meno si vogliono tutelare coloro che vengono meno al rapporto fiduciario con il datore di lavoro tenendo comportamenti scorretti. Con la legge attuale gli interessi delle imprese sono adeguatamente protetti. Introducendo la possibilità che il licenziamento “at will” ossia arbitrario non sia adeguatamente sanzionato, si darà mano libera agli imprenditori che puntano, per l’accrescimento dei profitti, sullo sfruttamento della manodopera anziché sugli investimenti e l’innovazione. Nelle redazioni dei giornali l’informazione sarà pesantemente condizionata.

Alla manifestazione sarà presente una delegazione di Articolo21 guidata da Tommaso Fulfaro


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