Ucraina, colpito e grave il fotografo
russo con passaporto italiano

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Sarebbe gravemente ferito il fotografo di origini russe ma con passaporto italiano colpito in Ucraina. L’attentato è avvenuto nel pomeriggio  a Sloviansk, roccaforte dei filorussi circondata dalle forze armate di Kiev, su una linea del fronte a sud della città. Come hanno raccontato testimoni oculari il reporter sarebbe stato colpito da una granata e avrebbe riportato gravi ferite al ventre. I soccorsi sarebbero tardati ad arrivare perché in quella zona gli scontri sono molto intensi. Un fotografo francese, William Roguelon, dell’agenzia Wostok Press, che stava viaggiando insieme all’italiano e al suo interprete a bordo della stessa auto, sarebbe riuscito a raggiungere l’ospedale locale più vicino, dando l’allarme e fornendo ai mezzi di soccorso istruzioni per raggiungere i suoi compagni di viaggio. “Prima abbiamo sentito colpi di kalashnikov che fischiavano. Poi sono piovuti i colpi di mortaio tutt’intorno”, ha raccontato, affermando di averne visti esplodere fra i 40 e i 60. “Hanno aggiustato il tiro e un colpo è piombato in mezzo al fossato  dove eravamo al riparo”. Il ministero degli Affari esteri spiega che l’ambasciata sta ancora verificando ma sono in corso scontri nell’area quindi non si hanno per ora certezze. “L’ultima volta che ho visto i miei compagni di viaggio – ha detto Roguelon alla France Presse – erano inermi a terra”.

“C’è trepidazione per la sorte del fotoreporter italiano. Attendiamo notizie più precise”, dice Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, esprimendo “fiducia nell’unità di crisi della Farnesina”. “Abbiamo sempre sostenuto – continua Siddi – che i giornalisti che coprono le tormentate vicende ucraine non sono belligeranti. La professione giornalistica svolge una funzione fondamentale di conoscenza per la libertà di tutti. La speranza è che non sia accaduto nulla di irreparabile”.


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