3 maggio giornata internazionale per la libertà di stampa

Rai e numi tutelari. Botta e risposta Bonaccorsi (Pd) – Di Trapani (Usigrai) – Siddi (Fnsi)

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“Sarebbe interessante sapere cosa pensano il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, e l’Usigrai del fatto che Beppe Grillo da alcuni anni non paga il canone del servizio pubblico, come rivelato a ‘Porta a porta’”. E’ quanto dichiara la deputata del Partito democratico e componente della commissione di Vigilanza Rai, Lorenza Bonaccorsi. “A parole il Movimento 5 stelle dice di voler difendere la Rai – spiega Bonaccorsi – ma nei fatti il loro leader miliardario neanche versa il canone annuale, alla faccia della lotta all’evasione. Il sindacato Rai che ha eletto i cinquestelle a propri numi tutelari e prepara singolari manifestazioni contro la partecipazione del premier Matteo Renzi a ‘Porta a porta’ forse non ha scelto il giusto alleato. Il partito che ha la responsabilità di presiedere la commissione di Vigilanza è rappresentato al suo massimo livello da un evasore del canone, complimenti per questo spot andato in onda durante la trasmissione di Bruno Vespa”.

“Se ne faccia una ragione Lorenza Bonaccorsi: l’Usigrai non ha numi tutelari” replica il segretario del sindacato dei giornalisti Rai Vittorio Di Trapani. “Il gioco di affibbiare casacche è di chi non ha argomenti solidi per discutere nel merito. Il sindacato dei giornalisti della Rai ha difeso l’autonomia e l’indipendenza del Servizio Pubblico in stagioni diverse, con governi di segno opposto. Ed è quello che continuerà a fare.
Sull’evasione, Bonaccorsi sa bene cosa pensiamo. Singolare che domandi a noi e non al governo cosa intende fare per contrastarla. Bonaccorsi farebbe poi bene a informarsi meglio prima di esternare: l’Usigrai non ha organizzato ne’ aderito ad  alcuna manifestazione per giovedì. Infatti giovedì sarò a Cagliari per incontrare la redazione regionale della Rai nell’ambito del giro che l’Esecutivo Usigrai sta facendo in tutte le regioni per condividere con le colleghe e i colleghi il progetto di autoriforma del Servizio Pubblico, già approvato dall’assemblea dei CdR. Il presidente del Consiglio attendiamo di incontrarlo per confrontarci sul futuro della Rai nei luoghi istituzionali o nel confronto pubblico che gli abbiamo chiesto giorni fa”.

“Il Sindacato dei giornalisti non organizza complotti, né agguati ma esige rispetto dell’autonomia sindacale e sereno confronto a tutto campo, sulla Rai come sui temi dove opera la sua rappresentanza, garantendo, tra l’altro, coesione sociale e leale attività per la soluzione dei problemi più controversi. L’onorevole Bonaccorsi l’ha detta proprio grossa, attribuendo all’Usigrai scelte fatte che non esistono e ancor peggio inesistenti combutte con avversari del Governo, come il M5S”. Lo scrive il segretario Fnsi Franco Siddi.
“Basta con la propaganda e la costruzione artefatta di nemici da detestare. Il Sindacato va rispettato per la sua specificità di soggetto sociale rappresentativo e per la sua autonomia. Ci manca solo la schedatura dei sindacati! Vogliamo credere che l’on. Bonaccorsi si sia fatta trascinare da informazioni sbagliate e improvvide e dallo spirito di parte, cui giustamente un esponente politico tiene. Attribuire addirittura all’Usigrai l’organizzazione di manifestazioni e agguati in Rai contro il Premier Renzi non solo è un falso ma è una provocazione grave. La Fnsi è, perciò, solidale con l’Usigrai nel riproporre un confronto a tutto campo, serio, senza posizioni precostituite, per una Rai migliore – se possibile meno costosa – liberata dai partiti e dalla pressione dei poteri impropri, organizzata come impresa di qualificato servizio pubblico. E questo impegno il Sindacato dei giornalisti  lo manterrà nonostante le provocazioni e i tentativi maldestri di aggregarlo a questo o a quell’altro carro, praticando fino in fondo la linea dell’autonomia sindacale, nel rispetto delle autonomie dei governi  e dei partiti, ed esercitando la responsabilità sociale per la salvaguardia e la qualificazione di un bene pubblico come la Rai, come sta facendo anche in questa fase di acceso dibattito politico sul tema. Dal Governo e dalle rappresentanze parlamentari ci attendiamo una risposta rigorosa che sottragga il tema da tutti i tentativi da qualsiasi parte provengano di regolare i conti in un confronto corpo a corpo o da curva sud contro curva nord, riportando tutto le questioni sul terreno del confronto sociale e istituzionale.”


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