Sempre più cartoline per liberare gli attivisti di Greenpeace

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“Io ne ho già mandate tre”, mi fa un amico che sta sostenendo la campagna di pressione civile verso l’Ambasciata Russa, per la liberazione dei 30 attivisti di Greenpeace. E anche questo spiega il numero crescente degli invii (siamo quasi a quota 200, tenendo conto solo di chi ci ha informato). Tante o poche?

“La posta di carta – mi dice un amico, esperto in azioni di Amnesty International – ha un impatto maggiore delle email. Bastano 50 cartoline a coprire una scrivania. E se vengono da varie città, l’effetto è ancora maggiore. Perché nessuna ambasciata gradisce di essere sotto osservazione da parte di persone sparse su un territorio ampio, cioè da un’opinione pubblica”.
Insomma, il metodo funziona. Per questo, vi chiediamo di continuare a mandare cartoline a:
Ambasciata Federazione Russa
Via Nomentana, 116 – 00161 Roma
con la semplice dicitura: Liberate gli attivisti di GREENPEACE”
Più siamo, prima li tiriamo fuori da là!
*Libertà e Giustizia di Roma

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